Roma Capitale

Una visita nelle Case Museo della Capitale, quando l’intimo apre al pubblico

di Sara Valerio

 

Le dimore degli artisti sono come autoritratti.A Roma, città d’arte per eccellenza, hanno dimorato innumerevoli grandi artisti tra scrittori, poeti, attori, pittori e scultori, alcune delle loro abitazioni sono rimaste intatte negli anni e sono state trasformate in musei accessibili a turisti e curiosi.  Ogni casa porta il segno di chi la vive, ne rivela la personalità, l’anima e i pensieri; chiunque si circonda nel proprio intimo di ciò che ama e molti artisti hanno trasformato le loro dimore in vere e proprie opere d’arte. Per chi le visita, gli arredi, i libri e gli oggetti di uso quotidiano consentono di andare oltre la mera conoscenza e di rivivere in un’atmosfera immersiva la personalità e la storia di chi le ha abitate. Gli oggetti privati entrano a far parte del percorso espositivo che svela riti personali, tracce di vita, pensieri e ricordi. Come una sorta di eredità “a vista”, gli ambienti ricostruiti in modo fedele fanno attraversare il ponte ideale che svela il mondo degli artisti e consentono di rivivere epoche passate direttamente dall’interno.

LA CASA MUSEO DI GIORGIO DE CHIRICO

Situata aln° 31 di Piazza di Spagna, la casa Di Giorgio De Chirico ospita una magnifica collezione di opere d’arte, il suo atelier e una pregevole biblioteca. L’artista vi si stabilii nel 1948 all’età di sessant’anni dopo una vita di spostamenti con soggiorni in diverse città Europee e una permanenza significativa a New York (1936-1938).

Dicono che Roma sia il centro del mondo e che piazza di Spagna sia il centro di Roma, io e mia moglie, quindi, si abiterebbe nel centro del centro del mondo, quello che sarebbe il colmo in fatto di centrabilità ed il colmo in fatto di antieccentricità.” Giorgio de Chirico – Memorie della mia vita, 1945

L’appartamento è costituito dalla parte abitativa, lo studio del Maestro e da un’ampia terrazza ed è situato all’ultimo dei tre piani superiori del seicentesco Palazzetto dei Borgognoni. De Chirico ha vissuto qui per trent’anni, insieme con la seconda moglie Isabella Pakzswer Far che continuò ad abitarvi fino al 1990, anno della sua scomparsa. Grazie al suo lascito, la Casa Museo è attualmente accessibile al pubblico e offre un’occasione unica di avvicinarsi al mondo privato e quotidiano dell’artista, nonché di accedere al suo originale immaginario artistico in un sorprendente e suggestivo intreccio tra arte e vita.

IL MUSEO PIETRO CANONICA

Nel cuore di Villa Borghese si trova il Museo Pietro Canonica: un piccolo gioiello dedicato allo scultore e compositore di origine piemontese(1869-1959) che nel 1922 si stabilì a Roma e ottenne dal Comune l’uso della Fortezzuola, nella splendida cornice di Piazza di Siena, dove visse e lavorò fino alla sua morte nel 1959.

La collezione esposta è costituita principalmente dalle sue opere, situate al piano terra: marmi, bronzi e modelli originali, oltre ad un gran numero di bozzetti, studi e repliche che costituiscono un itinerario completo della sua personale evoluzione artistica e allo stesso tempo sono di grande interesse da un punto di vista didattico per la conoscenza dei processi creativi ed esecutivi nel campo della scultura.

Ma la particolarità del Museo è ilpercorso più “intimo” e privatoche si snoda attraverso l’appartamento di Pietro Canonica al primo piano. In questa ala sono raccolti arredi di pregio, oggetti d’arte, arazzi fiamminghi e perfino una armatura da samurai risalente al secolo XVII. Significativa è anche la collezione di dipinti di proprietà dello scultore, soprattutto quadri dell’Ottocento piemontese, alcuni di particolare pregio.

LACASA MUSEO DI ALBERTO MORAVIA 

Nell’attico sul Lungotevere della Vittoriaaffacciato sul fiume,nel quartiere Prati,visse Alberto Moravia, uno dei personaggi centrali della cultura italiana del ‘900, trascorrendo qui la seconda parte della sua vita: una grande casa, colma di libri e di quadri, divenuta nel tempo luogo di parole, di storie, di incontri umani e intellettuali.

Le stanze conservano ancora le tracce dello scrittore, della sua vita quotidiana, dei viaggi e delle frequentazioni: dalle maschere africane ai makemono orientali, dai celebri ritratti e opere degli amici pittori e scultori ai souvenir di viaggio, ai dischi, ai classici della letteratura, dalle lampade pop anni Sessanta fino alla sua macchina da scrivere Olivetti 82.

Ancora oggi vi si respira l’atmosfera minimale dell’epoca e della sobria personalità del padrone di casa. Attraversando gli ambienti, è facile immaginare l’artista nel suo studio, all’opera sulla sua macchina da scrivere o rimanere affascinati dalla sua importante biblioteca personale.

LA VILLA DI ALBERTO SORDI

Infine, nei pressi delle Terme di Caracalla, si trova la magnifica villadi Alberto Sordiche qui vi ha abitato per più di 40 anni, dal 1958 al 2003, anno della sua morte.

Gli ambienti della casa sono stati conservati negli anni così come sono stati lasciati dal grande attore romano e ne illustrano la vita e la carriera attraverso documenti inediti, oggetti, abiti, fotografie, video, curiosità. È possibile visitare il teatro che Sordi fece costruire per rappresentazioni private o proiezioni con pochi amici, la palestra con il toro meccanico su cui faceva a gara con gli amici, la bicicletta con cui andava in giro e i saloni con i quadri di de Chirico che Sordi aveva acquistato direttamente dal pittore, suo amico.

La parte più intima si rivela nel suo studio, un luogo emozionante, con l’arredamento lasciato così com’era; una stanza piena di luce, circondata da moltissime finestre, come il resto della casa. Bellissima infine è la barberia, unica, utilizzata anche come camerino, con le pareti piene di specchi e le luci e perfino un telefono, perché qui, nel suo spazio privato, facendoli accomodare sui divanetti, riceveva registi e attori.

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