Cronaca

Undici milioni di multe stralciate. Il Governo pensa a sanzioni in base al reddito

Le multe stradali a gennaio non aumenteranno, nonostante l’inflazione a due cifre. Il Governo, infatti, con una norma in legge di bilancio, ha congelato l’adeguamento previsto nel biennio 2013-2014. In più, con lo stralcio automatico delle cartelle sotto i mille euro (per gli atti fino al 2015) si prevede la cancellazione di 11 milioni di verbali. Ma su questa misura i sindaci sono contrari perché il gettito comunale delle sanzioni stabilite dal Codice della strada supera il miliardo di euro l’anno, anche se in realtà il tasso di riscossione è fermo al 45%. Ovviamente, i dati sono diversi in base alle regioni. Secondo i consuntivi comunali pubblicati dall’Istat, tanto per fare qualche esempio, la quota di sanzioni pagate nello stesso anno della multa è del 65% in Trentino Alto Adige, tocca il 57% in Veneto, il 48% in Lombardia, scende al 36% nel Lazio, fino al 23% di Campania e Sicilia. “Sono soldi dei Comuni che si possono ancora riscuotere”, protesta l’Anci. Si tratta soprattutto di contestazioni stradali, ma nel gran calderone delle cartelle non riscosse ci sono pure le tasse sui rifiuti, l’Imu, le addizionali e altre imposte. La settimana prossima al ministero “apriremo un tavolo sul Codice della strada”, annuncia Matteo Salvini.
Qui si prospetta anche una revisione del meccanismo delle multe. Il Governo sta studiando la possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni.

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