Covid

Vaccini, la Commissione Ue dice di no alla sospensione delle licenze

 L’attuale insufficienza dei vaccini anti-Covid rispetto ai bisogni della popolazione europea e mondiale dipendono da una ancora inadeguata capacità di produzione dell’industria, un problema che va risolto con la collaborazione e lo scambio volontario di tecnologie fra le aziende farmaceutiche, e non con le “licenze obbligatorie”, che imporrebbero alle imprese la cessione temporanea dei brevetti di loro proprietà, sebbene questa possibilità resti attivabile come ultima risorsa, se dovesse rivelarsi necessario. E’ questa, in sostanza la linea della Commissione europea, confermata oggi a Bruxelles da una portavoce dell’Esecutivo Ue, durante una videoconferenza stampa. La questione è stata sollevata l’autunno scorso nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del Commercio (Wto), e discussa durante l’ultima riunione del Consiglio Trips (gli Accordi internazionali sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale), il 10 e 11 marzo, a Ginevra, dopo che l’India e il Sud Africa avevano proposto di ricorrere alle licenze obbligatorie per i vaccini anti-Covid. La proposta è stata sostenuta da più di 100 paesi membri della Wto, ma si sono opposti l’Ue e gli altri paesi ricchi, in particolare Usa, Giappone, Canada, Regno Unito, e anche, fra le economie emergenti, il Brasile. “La posizione dell’Ue – ha spiegato oggi la portavoce per il Commercio della Commissione europea, Miriam Garcìa Ferrer – è che il problema dell’accesso ai vaccini non verrà risolto sospendendo i brevetti. I problemi sono legati alla mancanza di una capacità produttiva sufficiente a realizzare le quantità richieste”. “In questo contesto – ha continuato Garcìa Ferrer – accogliamo molto favorevolmente le dichiarazioni della nuova direttrice generale della Wto, Ngozi Okonjo Iweala, che ha detto che dovrebbe esserci una ‘terza via’ per ampliare l’accesso ai vaccini, facilitando il trasferimento delle tecnologie entro il quadro normativo multilaterale, in modo da incoraggiare la ricerca e l’innovazione, consentendo nel contempo accordi di licenza che aiutino a incrementare la capacità produttiva”. “Siamo pronti – ha annunciato la portavoce – a lavorare sotto la leadership di Okonjo Iweala per promuovere la collaborazione al fine di rafforzare questi trasferimenti di tecnologia e questa capacità produttiva”.

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