Covid

Vaccino. In Liguria a farmacie 5,33 euro a dose, 10 per il medico di libera professione

Nel primo giorno in cui sono entrate in funzione, le farmacie liguri hanno vaccinato contro il covid 440 persone tra 70 e 79 anni. In questa prima fase, saranno 52 le farmacie attive per la somministrazione nei propri spazi o in ambulatori condivisi sul territorio regionale. Data la penuria di dosi a disposizione, la capacità è limitata a un massimo di 2.400 iniezioni alla settimana, ma il sistema sarebbe in grado di inocularne oltre il doppio. Entro la metà di aprile, le farmacie dovrebbero salire a un centinaio e l’idea è di arrivare a regime ad almeno 150. Per il momento, si vaccina solo con presidio medico, ma appena i farmacisti avranno terminato il corso di formazione, le cose potrebbero cambiare e le disponibilità, dosi permettendo, aumentare sensibilmente. La Regione Liguria si era già mossa in autonomia rispetto all’accordo nazionale e ha potuto dare l’esempio al resto del Paese, partendo per prima. L’intesa, siglata in due diversi step con l’Unione ligure delle associazioni titolari di farmacia e con Assofarm, che l’agenzia Dire ha potuto visionare, prevede 32 euro all’ora più iva per sei vaccinazioni, con una decurtazione di 5,33 per ogni somministrazione in meno all’ora. La cifra comprende i costi logistici e amministrativi per la gestione di tutta la parte burocratica, le spese di conservazione, tracciamento e diluizione del vaccino, il rimborso del materiale necessario all’inoculazione e il conferimento dei certificati vaccinali. Si aggiungono, poi, 10 euro a somministrazione per la remunerazione dei medici di libera professione. 
Ma non è tutto. Le farmacie riceveranno anche un contributo di 3 euro più Iva per ogni prenotazione vaccinale effettuata, a prescindere dalla sede di somministrazione, e un rimborso per l’attività di distribuzione dei vaccini ai medici di medicina generale e ai punti vaccinali territoriali pari a 3,9 euro piùiva, che diventano 4,4 euro per i presidi rurali con indennità di residenza. Tutti questi costi sono a carico delle cinque aziende sanitarie locali. Infine, è previsto un contributo una tantum di 30.000 euro per lo sviluppo e la gestione della piattaforma informatica per la tracciatura e la gestione in tempo reale dei vaccini, che sarà coperto da Alisa.

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