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Vaiolo delle scimmie, in campo task force e reti sentinella. Rezza (Salute): “Possibili nuovi casi nelle prossime ore”

Sta salendo il numero di casi confermati in Europa del vaiolo delle scimmie, una malattia virale simile al virus del vaiolo umano e così chiamata perché identificata per la prima volta in questi animali. Come sottolinea il sito della Fondazione Veronesi, non si tratta di una nuova scoperta: la sua esistenza è nota da decenni e già in passato sono stati segnalati alcuni focolai.  Alcuni casi sono stati segnalati anche negli ultimi anni, ricorda l’Ecdc. “Tuttavia questa è la prima volta che vengono segnalate catene di trasmissione in Europa senza collegamenti epidemiologici noti con l’Africa occidentale o centrale. Questi sono anche i primi casi segnalati tra MSM”, sigla con cui si identificano uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini. L’Oms ha definito la situazione “in rapida evoluzione” mentre l’Ecdc ha attivato un sistema di allerta a livello europeo e pubblicherà una valutazione rapida del rischio all’inizio della prossima settimana. Sul suo sito si legge: “Data la frequenza insolitamente elevata di trasmissione da uomo a uomo osservata in questo caso e la probabile trasmissione [della malattia] nella comunità senza precedenti di viaggi in aree endemiche, la probabilità di un’ulteriore diffusione del virus attraverso uno stretto contatto, come le attività sessuali, si considera alta”. Per questo, raccomanda alle organizzazioni di salute pubblica e comunitarie di “adottare misure per aumentare la consapevolezza sulla potenziale diffusione del vaiolo delle scimmie nelle comunità di individui che si identificano come MSM”, ovvero uomini che fanno sesso con altri uomini, “o che hanno rapporti sessuali occasionali o che hanno più partner sessuali”.  In Italia, l’Istituto Superiore di Sanità ha istituito una task force e contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse. L’Iss raccomanda prudenza, ma dice che in Italia non c’è allarme. “Teniamo alto il livello d’attenzione”, ha detto Speranza. Poi Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute: “A seguito della segnalazione di alcuni casi del vaiolo delle scimmie in Europa, il ministero della Salute ha tempestivamente allertato le Regioni e messo in piedi un sistema di monitoraggio dei casi. Un primo caso- prosegue Rezza- è stato immediatamente identificato dall’Istituto Nazionale di Malattie infettive Lazzaro Spallanzani e altri due casi potrebbero essere confermati nelle prossime ore”. Dato che il virus si trasmette per contatto diretto o molto stretto “i focolai tendono generalmente ad autolimitarsi”, ha infine concluso.

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