Cronaca

Val di Susa, Consap vertice con Capo e Ministro, un intervento necessario

(Red) Il ministro dell’Interno Lamorgese e il capo della polizia Giannini saranno a Torino per un vertice in prefettura riguardo la problematica degli scontri con i no tav, l’avevamo chiesto anche noi della Consap come un necessario segnale di vicinanza ai poliziotti che da anni sopportano e subiscono continue aggressioni violente, vittime sacrificali di scelte politiche e governative a volte contraddittorie (di vari governi e di ogni colore politico) che nel corso degli anni hanno prodotto vicissitudini di natura violenta con continui attacchi e conseguenti vicende giudiziarie. Ma la Consap tiene a precisare che non intende entrare nelle ragioni di chi manifesta a favore o contro. Sappiamo che nel corso degli anni sono stati creati vari osservatori, INCARICATI esperti E consulenti, INTAVOLATI dibattiti che hanno sviscerato ragioni e contrapposizioni. Noi, in quanto sindacato dei poliziotti, invece riteniamo che mai come adesso sussista un rischio per la sicurezza e l’incolumità dei lavoratori delle forze di polizia perché oggettivamente il livello si è alzato, con un ripetuto ricorso alla violenza, ma soprattutto perché riteniamo che LA NOSTRA potenza OPERATIVA sia FORTEMENTE CONDIZIONATA dal contesto territoriale impervio nel quale si è spostato il confronto, che di per se espone a gravi difficoltà nel garantire un’ adeguata protezione da aggressioni e attacchi che possono venire da ogni parte della boscaglia e in ogni condizione di tempo.
Difficoltà logistiche, L’INSUFFICIENZA E L’INADEGUATEZZA dei mezzi a disposizione ESPONGONO COSTANTEMENTE i poliziotti schierati a protezione dei cantieri a rischio severo di atti violenti e lesivi della propria incolumità fisica. Per la Consap è necessario che il libero esercizio del dissenso pacifico sia autorizzato adeguatamente lontano dai cantieri perché il dubbio è: ci troviamo di fronte ad uno sparuto ed isolato manipolo di ribelli (per quanto ben organizzati e aggressivi…) che approfittano delle pacifiche manifestazioni per attaccare i presidi di polizia oppure siamo al cospetto di un ostracismo diffuso e sentito a livello popolare ed in quest’ultimo caso il problema diventa esclusivamente politico.
Questo sia chiaro per tutti quelli che ancora oggi considerano l’attività di ordine pubblico della polizia liberticida e improntata alla violenza anziché tutori dei diritti dei cittadini tutti . Il rischio – conclude il segretario generale nazionale della Consap Cesario Bortone ,- è che se si continua su questa strada oggi sono sassi, chiodi, bombe carta, domani sarà fuoco, dopodomani si rischia il piombo e si sarà fatto il gioco di chi punta alla destabilizzazione. Per questo attendiamo da questo vertice, non solo una indicazione

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