“I 15 senatori che hanno votato no alla fiducia saranno espulsi”. Lo annuncia il capo politico M5s, Vito Crimi, in un post su Facebook. “Mercoledì al Senato il Movimento 5 Stelle ha votato sì – spiega -. Non lo ha fatto a cuor leggero, è evidente. Ma lo ha fatto. Lo ha fatto con coerenza, nel rispetto dell’orientamento emerso in seguito all’ultima consultazione, dove la maggioranza dei nostri iscritti si è espressa a favore”. Tra l’altro – sottolinea ancora -, il voto sul nascente governo non è un voto come un altro. E’ il voto dal quale prendono forma la maggioranza che sostiene l’esecutivo e l’opposizione. Ed ora i 15 senatori che hanno votato no si collocano, nei fatti, all’opposizione”. Secondo il capo politico del Movimento 5 stelle, “quello di chi ha votato sì è un voto unitario, una responsabilità collettiva, non del singolo. I compromessi con sé stessi, con i propri credo, convinzioni e valori, sono quelli più difficili. Riuscire ad affrontarli e sostenerli per il bene di un Paese che sta vivendo il momento più difficile della sua storia recente non è una sconfitta, è un valore aggiunto in termini di etica e dignità”. “Per tale motivo non potranno più far parte del gruppo parlamentare del Movimento al Senato — prosegue Crimi -. Ho dunque invitato il capogruppo a comunicare il loro allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo. Sono consapevole che questa decisione non piacerà a qualcuno, ma se si pretende rispetto per chi la pensa diversamente, lo stesso rispetto si deve a chi mette da parte le proprie posizioni personali e contribuisce al lavoro di un gruppo che non ha altro obiettivo che quello di servire i cittadini e il Paese”. Alla luce di tutto questo si fa largo la scissione, che potrebbe essere guidata da Di Battista, Morra e Lezzi (gli ultimi due nella foto), con la costituzioni di minigruppi parlamentari con una nuova denominazione. Nelle prossime ore la decisione.
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