Covid

Via le mascherine dall’11 febbraio all’aperto sembra possibile. Obbligatorio averle in tasca e utilizzarle al chiuso e in luoghi affollati

Via le mascherine all’aperto dall’11 febbraio ma con l’obbligo di tenerle sempre in tasca in caso di assembramenti, stadi pieni al 75% da marzo e discoteche che si preparano a riaprire, mentre la curva dell’epidemia scende e sono sempre meno i contagi anche tra i bambini. A segnare il nuovo corso della lotta alla pandemia è l’arrivo dell’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che da venerdì non renderà più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto. Bisognerà comunque portarle sempre in tasca per proteggersi in caso di assembramenti, mentre resta l’obbligo di indossarle al chiuso. Ma andiamo a leggere nel dettaglio il provvedimento del ministro della Salute. Fino al 31 marzo 2022, “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private”. E, inoltre, che “nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti.Sono esclusi dall’obbligo di indossare le mascherine i bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina stessa. Poi, ancora, le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo e, inoltre, i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva. Sono fatti salvi, comunque, i protocolli e le linee guida anti-contagio già previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, oltre che le linee guida che riguardano il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Nell’ordinanza, tra l’altro, si legge che “l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio”. Tutte le disposizioni segnalate, si specifica ancora, si applicheranno anche nelle Regioni a statuto speciale e nelle Province autonome di Trento e di Bolzano. La scelta di Speranza, in quest’ottica, segue la recente raccomandazione emersa nel documento dal titolo “Considerations for the use of face masks in the community in the context of the Sars-CoV-2 Omicron variant of concern”, diffuso dagli esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Nel rapporto, in sostanza, si sottolinea che “in ambienti all’aperto in cui il distanziamento non è possibile, va considerato l’utilizzo di mascherine per il viso”, al fine di limitare la trasmissione del Covid 19. L’Ecdc, inoltre, segnala che per un uso appropriato dei dispositivi di protezione individuale, è importante che le mascherine coprano completamente il viso “dal ponte del naso fino al mento e che siano correttamente regolate per ridurre al minimo lo spazio aperto”. In generale, considerando l’efficacia dei dispositivi, le mascherine FFp2 si confermano essere quelle maggiormente indicate, anche rispetto alle mascherine chirurgiche, a loro volta più efficaci di quelle di stoffa.

aggiornamento pandemia Covid ore 15.37

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