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Vicenza, l’ Arca di Noè: storia dedicata alla pace e al rispetto dell’ ambiente

Cosa farebbe Noè se tornasse oggi sulla terra? Forse, costruirebbe una nuova Arca, proprio come già fece in un tempo lontano e mitico. Questa volta, però, non si tratterebbe di salvare il regno animale dal diluvio universale, ma piuttosto animali ed esseri umani dalla minaccia dell’inquinamento.

A raccontare questa storia, dedicata al rispetto per l’ambiente e alla pace, sarà, giovedì 29 luglio (ore 21) nel Giardino del Teatro Astra, “L’Arca di Noè”: uno spettacolo di parola e immagini, per i bambini dai 3 e le loro famiglie, che vuole insegnare ai più piccoli che l’ambiente in cui viviamo va rispettato e difeso ogni giorno con l’impegno di tutti, per il bene non solo della natura, delle piante e degli animali, ma di tutta l’umanità.

L’appuntamento è inserito nel festival “Terrestri d’estate”, curato da La Piccionaia con il sostegno di AGSM AIM e inserito nell’ambito del cartellone “Vicenza estate 2021 – cultura, spettacoli, divertimento” del Comune di Vicenza, con il contributo del Ministero della Cultura. Lo spettacolo è scritto e interpretato da Gianni Franceschini, che in scena veste i panni di un Noè nostrano che, di fronte ad un disastro ecologico e alla guerra, costruisce un’arca con cui viaggiare verso un mondo non inquinato e pacifico, portando con sé gli animali che vivono in torno a lui.

Ed è nell’accoglierli alla partenza di questo viaggio presenta ai piccoli spettatori e ci racconta di loro, delle loro abitudini e caratteristiche. Non solo: con sé porta anche i due giovani, Maria e Giovanni, a rappresentare il futuro dell’umanità e la continuità della vita.

Nel raccontare come tutto sia già successo tempo addietro, Noè gioca e, costruendo l’arca, modifica lo spazio scenico. Mostra gli animali, dipinti e animati nelle figure create dallo stesso Franceschini, e con filastrocche e giochi di parole ne racconta la storia e l’indole, collegandoli alla tradizione popolare, alla letteratura per l’infanzia e al sapere comune.

Le musiche di Giancarlo Dalla Chiara (che cura anche il video, l’audio e le luci) sottolineano la vicenda e i protagonisti, mentre incorniciano la storia le scene a cura del SAO Don Calabria di Verona.

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