Cronaca

Vigilessa uccisa, i tre indagati davanti al Gip hanno scelto il silenzio e spunta il giallo di una mail di un anonimo

Non hanno detto nulla, avvalendosi della facoltà di non rispondere Paola e Silvia Zani e Mirto Milani, i tre accusati dell’omicidio dell’ex vigilessa Laura Ziliani. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia non hanno risposto alle domande del gip. La procura di Brescia valuta di interrogarli tra qualche giorno. Paola e Silvia Zani, figlie della vittima sono nella stessa cella del carcere femminile di Brescia, mentre Mirto Milani è in isolamento nella casa circondariale di Canton Mombello, sempre a Brescia. Tra i vari indizi è spuntata anche una mail. Il 16 maggio, otto giorni dopo la scomparsa dell’ex vigilessa del Bresciano, all’indirizzo di posta elettronica della polizia locale della Valle Camonica, – si legge sul Corriere della Sera – arrivò una email nella quale un anonimo segnalava di aver visto, proprio la mattina dell’8 maggio 2021, “il nostro vicino di casa che ha preso sulle spalle una signora priva di sensi dalla loro macchina”. Il giorno seguente — si legge negli atti dell’inchiesta — l’anonimo aveva appreso si trattasse «della signora Laura». Ziliani. Ma non è tutto. In questa missiva virtuale senza nome, l’autore aggiungeva: “Sono stato pagato per serbare il silenzio, ma sono pronto a negoziare un nuovo accordo” non meglio precisato. Gli accertamenti condotti a stretto giro dalle forze dell’ordine – prosegue il Corriere – per identificare a chi facesse capo l’indirizzo di posta elettronica in questione non hanno tuttavia dato alcun esito. E quelle parole sono rimaste senza mittente. Oggi i tre indagati compariranno davanti al gip, per l’interrogatorio di garanzia: Paola e Silvia dal carcere di Verziano (dove si trovano in isolamento nella stessa cella) e Mirto da quello di Canton Mombello, sempre a Brescia. Chiusi sostanzialmente nel silenzio, potrebbero decidere di mantenere la stessa linea anche davanti al giudice, alla prese con un’inchiesta (pesantemente) indiziaria nella quale restano da delineare, per esempio, i ruoli dei protagonisti, oltre che la dinamica dell’omicidio. Laura sarebbe stata narcotizzata e verosimilmente soffocata, nel luogo in cui, stando al medico legale, il corpo sarebbe stato occultato per tre mesi.

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