Imprese e Sindacato

Agricoltura e turismo sono i settori più colpiti dalla crisi Covid nel 2020

L’analisi della Coldiretti basata su dati Istat riguardanti i consumi degli italiani ad un anno dall’inizio dell’emergenza Covid-19 è decisamente scoraggiante: si è infatti registrato un taglio di 130 miliardi di euro nel 2020, portando a un calo dell’11,8% rispetto a quelli del 2019.

Con un -40,2% sono alberghi e ristoranti ad avere le perdite peggiori, seguiti dai trasporti a -26,5%, mentre ricreazione e cultura vedono una riduzione del 22,8%. Invece, seppur non compensino minimamente la discesa delle spese totali fuori casa, i consumi alimentari nelle famiglie segnano un +3,3%, dice la Confederazione.

Da segnalare inoltre come le continue aperture e chiusure abbiano portato a un danno di 11,5 miliardi di euro per i cibi e i vini invenduti nella ristorazione, un settore che vale 1/3 della spesa alimentare degli italiani fuori casa.

Senza contare poi che un’altra estate senza turisti stranieri, che varrebbero 11,2 miliardi, arrecherebbe un ulteriore danno alla Penisola, come sottolinea un’altra analisi Coldiretti su dati Bankitalia, con 23,3 milioni di viaggiatori esteri che non sono venuti in Italia lo scorso anno a causa delle varie chiusure e per i timori di contagio. È qui che entra in gioco la vaccinazione di massa, che se portata avanti assieme a una normativa che preveda un certificato europeo che garantisca lo spostamento nei vari Paesi dell’Unione salverebbe la stagione turistica, secondo l’associazione. Un settore di vitale importanza per l’economia italiana, senza il quale il Paese soffrirebbe.

Turismo e cibo rappresentano le principali leve per la ripartenza del Made in Italy sulle quali investire con il Recovery PlanDigitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per il Recovery Plan”: sono i punti su cui la Coldiretti si sofferma più di tutti, dichiarando che “occorre ripartire investendo sui punti di forza del Paese”.

Related posts

Un tesoretto da 7500 euro per i dipendenti della Ferrari. Premio alla produttività

Redazione Ore 12

L’ottimismo di Confindustria: “Ci sarà un piccolo miracolo economico. Pil oltre il 5%”

Redazione Ore 12

Commercio sleale, Gallinella – De Castro: “Passo per valorizzare prodotti”

Redazione Ore 12