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Allarme clima, entro questo secolo le Alpi saranno prive di ghiaccio

 I ghiacciai che coprivano le Alpi si sono ridotti del 60% per cento in un secolo, e le proiezioni indicano che entro questo secolo le Alpi saranno prive di ghiaccio. Avremo solo residuali cappuccetti bianchi sulle vette oltre i 4000 metri. Lo ha detto il noto meteorologo e climatologo Luca Mercalli nell’intervista di “UNIPR On Air” andata on line questo pomeriggio sul canale YouTube dell’Universita’ di Parma. 

“Le montagne – ha osservato – sono un po’ le sentinelle del cambiamento climatico. E dovrebbero incitarci ad agire, mentre queste cose vengono guardate come la classica curiosità: si guarda la foto del ghiacciaio cento anni fa e oggi… Ma anche chi si trova davanti a quel panorama non collega che magari la causa è il SUV con cui e’ arrivato fino in montagna a guardare quel luogo. Manca la connessione tra il gesto individuale e il risultato globale”.

La diagnosi del sistema climatico mondiale purtroppo e’ assai grave – aggiunge-: si tratta di una intossicazione da eccesso di gas a effetto serra. Attualmente in atmosfera abbiamo una quantità di gas a effetto serra, e in particolare CO2, di circa 417 parti per milione; il valore massimo che per oltre 3 milioni di anni non si e’ mai superato sulla terra e’ di 300 parti per milione. Essendo noi oggi a 417 stiamo inaugurando un’epoca nuova che l’umanità non ha mai conosciuto, cioè abbiamo un pianeta che rischia in questo secolo di trasformarsi in maniera inedita per l’uomo”. 

E aggiunge: “Il livello del mare sta aumentando in tutto il mondo di 3 millimetri e mezzo l’anno: a fine secolo, se non facciamo nulla, sarà un metro e venti. Uno studente di oggi quando sarà anziano si troverà un delta del Po e una Venezia totalmente inabitabili: e questo nello spazio di una vita. Ci sono tempi brevi, e l’adattabilità tanto invocata dovra’ avvenire in uno spazio molto ridotto. E’ difficile adattarsi quando i cambiamenti sono cosi’ drastici e cosi’ rapidi”.

Fatta la diagnosi, Mercalli arriva alla terapia. “La diagnosi ci ha detto che il riscaldamento globale è in atto e che peggiorerà sempre di più, come una febbre, in ragione di quanto noi inquineremo. La causa ormai e’ assolutamente chiara: è l’aumento dei gas a effetto serra che produciamo noi con l’utilizzo delle risorse fossili in particolare ma anche a causa di scorrette pratiche agricole, deforestazione. La terapia quindi deve essere una rapida diminuzione delle emissioni di gas a effetto serra. 

L’accordo di Parigi dice proprio questo: cerchiamo di rimanere in un aumento non superiore ai 2 gradi in questo secolo, perchèoltre i 2 gradi entriamo in una fascia di cambiamenti catastrofici che sarebbe bene evitare con tutte le nostre forze. Dobbiamo diminuire la nostra pressione sull’ambiente in tempi brevi perchè abbiamo perso tempo prezioso prima: in chiacchiere, in negazione, in indifferenza”.

Gli strumenti per farcela, secondo l’esperto, ci sono: “Dobbiamo passare alle energie rinnovabili, dobbiamo risparmiare energia – ha spiegato Mercalli – e essere piu’ efficienti nell’uso, dobbiamo ovviamente pensare ai nostri trasporti. 

La pandemia ha già fatto vedere che possiamo tagliare drasticamente le emissioni del comparto dei trasporti: meno aerei e meno macchine in giro. Facciamo tutto attraverso il digitale e un po’ con la tecnologia un po’ con il cambiamento degli stili di vita possiamo arrivare a ridurre le emissioni climalteranti”.

AGC GreenCom 

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