Economia e Lavoro

Bolletta energetica, l’Ue si prepara ad intervenire

Von der Leyen: “Abbandonare gradualmente le fonti fossili e creare scorte strategiche di gas nell’Unione”

I capi di Stato e di governo dell’Ue parleranno della questione dell’impennata dei prezzi dell’energia, e di come mitigarne l’impatto negativo sulle famiglie e sulle imprese al Consiglio europeo formale che si svolgerà a Bruxelles il 21 e 22 ottobre. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa per l’approvazione de Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) estone.
Von der Leyen ha precisato che, mentre per il medio-lungo termine va perseguito e realizzato il Green Deal europeo, con i massicci che prevede per le rinnovabili e l’abbandono graduale delle fonti fossili, tra le misure “di breve termine” potrebbero esserci anche la creazione di “scorte strategiche” di gas dell’Ue, e una “disaccoppiamento” dei prezzi al consumo dell’energia elettrica dai prezzi di mercato del gas, secondo quanto chiedono soprattutto la Spagna e la Francia. “E’ molto importante per il pubblico – ha detto la presidente della Commissione – sapere che abbiamo prezzi dell’energia così alti perché il prezzo del gas è aumentato in modo drastico”. Invece, “il prezzo delle rinnovabili è stato stabile ed è calato nel corso degli anni. Poi – ha sottolineato von der Leyen – c’è una seconda componente importante: con le rinnovabili, che sono prodotte a casa nostra, siamo indipendenti, e questo è positivo, mentre invece siamo molti dipendenti dalle importazioni dei fornitori per il gas, al 90%, e per il petrolio al 97%. I prezzi del gas – ha spiegato la presidente della Commissione – crescono a causa della ripresa economica, e quindi della domanda che aumenta, mentre l’offerta non cresce altrettanto; quindi siamo molto grati alla Norvegia perché sta aumentando la produzione (di gas, ndr), ma questo non sembra essere il caso in Russia, ad esempio. Insomma per il medio-lungo termine è molto chiaro che dobbiamo investire nel Green Deal europeo, nelle rinnovabili: è la nostra produzione, siamo indipendenti, sono stabili nel prezzo e buone per il futuro”.

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