Economia e Lavoro

Bollette, Nomisma lancia l’allarme: “Nel 2022 possibili rincari fino a 1200 euro” 

Il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, ha dichiarato che senza ulteriori interventi da parte del Governo per contenere l’aumento del gas dal 61% al 30-40%, nel 2022 una famiglia italiana “a causa di questi aumenti irrazionali” potrebbe spendere in bolletta dai 700 ai 1.200 euro in più sull’anno, “anche tenendo conto di un aumento previsto dell’elettricità del 45%”. “Già da stamattina a questo pomeriggio siamo passati, per il prezzo del gas, da 90 euro a 100 euro a Mwh: bisogna investire nella produzione di gas non solo nazionale”, ha affermato Tabarelli in un’intervista concessa sia ad Ansa che ad Adnkronos. L’allarme è stato immediatamente condiviso da Assoutenti . L’associazione è pronta a lanciare nel 2022 un maxi-sciopero delle bollette, replicando le iniziative messe in atto dai sindacati negli ’70, quando gli utenti vennero invitati ad autoridursi bollette telefoniche ed energetiche come segno di protesta contro gli aumenti delle tariffe. “A fronte dei nuovi record raggiunti dai prezzi internazionali del gas e dell’elettricità non va perso un minuto di più per introdurre criteri correttivi come ad esempio prezzi imposti a livello comunitario allo scopo di impedire le speculazioni sull’energia – ha affermato il presidente FurioTruzzi – La libera concorrenza non può essere il pretesto per far arricchire pochi a danno di molti, un meccanismo che sta distruggendo famiglie e imprese costringendo moltissime piccole imprese venditrici di energia a chiudere o fallire. Ora il blocco dei prezzi non basta più e, considerato il livello raggiunto dalle quotazioni internazionali di luce e gas, occorre dimezzare i prezzi per dare un giusto equilibrio al mercato”.
Se gli interventi promessi dal Governo non riusciranno ad evitare la stangata sulle bollette dell’energia, Assoutenti – spiega in una nota –lancerà nel corso del 2022 un maxi-sciopero delle bollette di luce e gas da parte delle famiglie, invitando le famiglie a revocare gli addebiti diretti sui rid bancari e pagare le bollette tramite bollettino postale, riducendo gli importi delle fatture: una protesta legale per salvare le tasche degli italiani ed evitare che le speculazioni sui mercati arricchiscano pochi a danno di molti.  Analoga la posizione del Codacons: “Condividiamo l’allarme lanciato da Nomisma, ma ai dati forniti dall’istituto occorre aggiungere gli effetti indiretti degli aumenti delle bollette di luce e gas – ha spiegato anche il presidente di Codacons, Carlo Rienzi – Attività produttive, negozi e imprese dovranno adeguare i propri listini al pubblico per sostenere i maggiori costi energetici a loro carico e non fallire, scaricando i rincari di luce e gas su prezzi e tariffe”. In base alle stime del Codacons, gli aumenti delle bollette di luce e gas manterranno l’inflazione attorno al 3% nel corso del 2022, causando una stangata per gli italiani pari in media a +1.197 euro annui a famiglia. Una situazione particolarmente pericolosa perché, a fronte dell’ondata di rincari in arrivo, le famiglie reagiranno contraendo i consumi, con immensi danni per l’economia nazionale.

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