Roma Capitale

Casa donne consegna in Campidoglio libro per Raggi: studia

 “La sindaca Raggi ci deve rispondere: in attesa del bando per il comodato gratuito che fa, ci sgombera? Noi non siamo ‘servizi’ come scrive la tua nota imbrogliona. Siamo autodeterminazione e femminismo. Ti abbiamo portato un libro in dono, “La dea della città perenna”, perché tu, Virginia studi: la storia della Casa internazionale e delle donne di questa città. Imparerai che questa città o è femminista o non è”. Così Maura Cossutta, presidente della Casa internazionale delle donne di Roma, dopo un presidio di oltre un’ora, con decine di donne, attiviste, politiche e sindacaliste romane in Campidoglio. Le rappresentanti della Casa delle donne hanno consegnato a Palazzo Senatorio per la sindaca Virginia Raggi un libro con la storia della Casa che, stando alla nuova memoria di Giunta annunciata due giorni fa dalla Giunta Raggi, potrebbe essere messa a bando e non affidata in continuità alle associazioni che attualmente la animano anche se che il Parlamento, con uno specifico emendamento, ne ha sanato le morosità pregresse proprio in considerazione del valore e della storia unica dell’esperienza. “Lo schiaffo di Raggi alla Casa è arrivato anche in Parlamento – è l’attacco della consigliera Marta Bonafoni intervenuta al presidio – questa è la coda velenosissima di una pessima amministrazione che sta svergognando le associazioni, odia la libertà delle donne e non riesce a confrontarsi. La presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi ha ricordato di aver stretto “un patto di Comunità con la Casa, proprio perché riconosciamo il contenuto di quell’esperienza dove si costruisce una città paritaria, non solo servizi”. La Cgil di Roma e Lazio ha portato la sua adesione al presidio, come la senatrice Pd Monica Cirinnà, tra i possibili candidati del centrosinistra per la corsa al Campidoglio: “la casa dal punto di vista economico grazie al Parlamento è salva – ha puntualizzato -. Raggi la vuole chiudere perché è più comodo puntare su alcune donne che le fanno la campagna elettorale come le figurine, piuttosto che interloquire con chi può porle dei problemi. Ma diritto vuole che ognuna debba avere un’interlocuzione vera con quel Palazzo. Speriamo davvero che questa città a ottobre abbia una nuova o un nuovo sindaco”, ha concluso.

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