Economia e Lavoro

C’è più reddito disponibile

Per la famiglie, però, l’aumento dei prezzi ha frenato l’incremento del potere d’acquisto. Lieve flessione della pressione fiscale

Nel secondo trimestre 2021 il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Secondo l’Istat, l’aumento dei prezzi (+0,4% rispetto al primo trimestre dell’anno) ha però frenato l’incremento del potere d’acquisto, cresciuto dello 0,1%; ciononostante la spesa per i consumi è cresciuta del 5,4%. Lieve calo, invece, per la pressione fiscale, scesa al 41,9%.
Va detto poi che nel secondo trimestre 2021 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al -7,6%, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente risultava pari al -12,9%. La dinamica dei prezzi (+0,4% rispetto al primo trimestre dell’anno il deflatore dei consumi finali delle famiglie) ha frenato l’incremento del potere d’acquisto, aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. La propensione al risparmio delle famiglie è stimata al 12,9%, in flessione di 4,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Corrispondentemente, la spesa per consumi finali è aumentata in termini nominali del 5,4%.
La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 42,2%, è diminuita di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 22,2%, è rimasto sostanzialmente stabile in termini congiunturali (-0,1 punti percentuali).

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