Politica

Cittadinanza e Ddl Zan, Letta rilancia ma Salvini lo blocca

In Parlamento “le nuove battaglie sui diritti troveranno risultati”. Lo ha dichiarato il segretario del Pd, Enrico Letta, annunciando che “si arriverà all’approvazione finale del ddl Zan” e che “vogliamo usare un anno e mezzo di legislatura per non ripetere l’errore di non varare una nuova legge sulla cittadinanza”. Ma Matteo Salvini lo ha stoppato a stretto giro: “I due provvedimenti non hanno alcuna speranza di passare e Letta lo sa bene”. C’è poi il capitolo vaccini, chi si schiera convintamente sulla linea pro-vaccini è proprio il segretario del Pd, pronto a sostenere anche una eventuale decisione del governo di introdurre l’obbligo vaccinale. “Dobbiamo completare la campagna vaccinale per rendere il nostro Paese completamente libero. Senza i 10 milioni che mancano all’appello non ce la faremo contro le variante. Da qui la nostra comunità dà un messaggio al Paese: il vaccino è libertà e questa parola libertà, che è stata usata a sproposito troppe volte, è libertà di andare a scuola, lavorare, guadagnare, viaggiare. Chi non si vuole vaccinare è contro l’altrui libertà e non può essere premiato. Chi è ambiguo su Green pass e vaccinazioni è contro la salute degli italiani ed è contro le imprese e i lavoratori”. Letta ha poi tracciato anche la strada che il Pd dovrà seguire nei prossimi mesi, nell’incrocio fra governo, Parlamento e Quirinale. “Noi – ha detto – sosteniamo questo governo in modo leale e vogliamo che il governo Draghi duri fino alla scadenza naturale della legislatura e attui un programma fatto di riforme che era troppo tempo che non si riuscivano a fare”. Che è anche un modo per dire che il profilo di Mario Draghi non è quello che il Pd ha in mente come successore di Sergio Mattarella, salutato da una standing ovation della platea quando Letta lo ha salutato. Nel frattempo, però, il Pd deve usare questo scorcio di legislatura per portare a termine alcuni risultati e per rimarcare la propria differenza con la destra. “Le battaglie sui diritti troveranno risultati: arriveremo all’approvazione finale del ddl Zan e vogliamo usare un anno e mezzo di legislatura per non ripetere l’errore che facemmo alla fine della scorsa legislatura di non varare una nuova legge sulla cittadinanza”. Come pure la riforma dei regolamenti parlamentari per limitare il trasformismo e i cambi di casacca. La replica del leader della Lega, però, non è tardata ad arrivare. “Ius soli e ddl Zan non hanno alcuna speranza di passare in Parlamento ed Enrico Letta lo sa benissimo”, ha affermato Matteo Salvini. “Le priorità per gli italiani – ha aggiunto il segretario del Carroccio – sono salute, lavoro e pensioni. Ius soli e ddl Zan sono tra le ultime preoccupazioni dei cittadini italiani e stranieri regolarmente presenti nel nostro Paese”. “Se Letta vuole creare problemi – ha concluso Salvini – continui così e i problemi li troverà”.

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