Covid

Covid, la variante BA.5 fa salire contagi e vittime. Registrati 30mila casi di contagio in più in sette giorni

 

Dopo 6 settimane consecutive con il segno “meno”, tornano a salire contagi e decessi per Covid in Italia: sono stati quasi 30mila in più la passata settimana rispetto alla precedente (che scontava comunque i pochi tamponi fatti nella festa del 2 giugno), con 73 morti in più. È quanto emerge dall’analisi dei bollettini quotidiani del Ministero della Salute della passata settimana 6-12 giugno 2022.
Una risalita che probabilmente conferma anche in Italia la circolazione dell’ultima variante di Omicron, la BA.5, molto più contagiosa ma non più grave delle sue sorelle precedenti. Sono stati in totale 144.333, secondo i bollettini, i nuovi casi negli ultimi 7 giorni: +26,14% rispetto ai 114.426 casi del 30 maggio-5 giugno e +7,55 sui 134.202 del 23-29 maggio. Nella settimana 6-12 giugno aumentano anche i decessi: 453 totali, +19,21% sui 380 del 30 maggio-5 giugno. Tutto questo è evidenziato anche dall’ultimo bollettino dell’Iss che recita così: “Risulta in aumento l’incidenza settimanale, a livello nazionale, dei casi nel periodo tra il 3 ed il 9 giugno è risultato pari a 222 ogni 100.000 abitanti, rispetto a 207 ogni 100.000 abitanti relativo ad una settimana prima. Nel periodo 18 – 31 maggio 2022, invece, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato segnalato pari a 0,75 (range 0,72-0,82), in calo rispetto alla settimana precedente quando era stato segnalato a 0,82. Sono alcuni tra i dati indicati nel consueto monitoraggio settimanale sulla situazione Covid nel nostro Paese, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal Ministero della Salute. Considerando, quindi, l’incidenza dei casi di Covid a livello locale, la stessa risulta essere aumentata in 12 Regioni e due province autonome (Trento e Bolzano). Si tratta di Basilicata, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto. Il valore più alto è quello rilevato in Sardegna con 308,3 casi ogni 100 mila abitanti. Seguono l’Umbria, stabile a 292 e la Sicilia che registra una lieve crescita da 286,6 a 298,4. Tra gli altri dati indicati dal monitoraggio, quello relativo al tasso di occupazione dei pazienti Covid nelle aree mediche a livello nazionale, risultato in discesa al 6,6% al 9 giugno, rispetto al 7,1% di una settimana prima. Considerando poi le terapie intensive, il dato ha rilevato l’occupazione al 2,0% rispetto al 2,3% della rilevazione avvenuta sette giorni prima, in data 2 giugno.  Dal rapporto è emerso anche come la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti risulti in diminuzione e pari al 10% rispetto all’11% della scorsa precedente. E’ stabile, invece, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi, con il dato registrato al 42%, mentre è stato segnalato in aumento la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening, registrata al 49% rispetto al 46% di sette giorni prima.

aggiornamento pandemia Covid ore 13.53

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