Ssi cerca di stabilire le cause che hanno scatenato l’incidente mortale di via Genova a Torino, dove hanno perso la vita tre operai e altre persone sono rimasta ferite. Sul caso è stato aperto un fascicolo di indagine ma tanti sono i fatti da accertare e si tratterà di una inchiesta lunga e complicata che per forza di cose dovrà essere supportata da dati tecnici e perizie. Per consentire rilievi e osservazioni, il tratto di via Genova è stato messo sotto sequestro dall’autorità giudiziaria e ora la zona è transennata e presidiata dalle forze dell’oridne con varchi solo per i residenti. Al vaglio degli inquirenti anche le foto scattate prima della tragedia e le immagini e i video registrati subito dopo i fatti che potrebbero dare indicazioni su quanto avvenuto. L’ipotesi di reato, per ora senza indagati, è quella di omicidio colposo. Nelle prossime ore la Procura nominerà un consulente tecnico, che avrà il compito di capire che cosa ha causato il crollo della gru. Sembrerebbe comunque tra le ipotesi scatenanti dell’incidente quello del cedimento della sede stradale che non avrebbe retto al peso della struttura. Ora bisognerà vedere se erano state fatte tutte le indagini prima del posizionamento della Gru, e anche se la stessa non avesse delle problematicità tecniche.
Dei tre feriti ricoverati al Cto, due uomini sono già stati dimessi, uno con contusioni (cinque giorni di prognosi), un altro, che al momento dell’incidente si trovava in auto, con trauma vertebrale e fratture vertebrali (60 giorni di prognosi). Una donna, che ha riportato un trauma cranico e una ferita lacero contusa, rimane invece in osservazione per precauzione.