Roma Capitale

Dalla Regione Lazio varata una legge contro gli stereopiti di genere

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Marco Vincenzi, ha approvato una legge denominata “Disposizioni a favore delle donne della Regione Lazio per il contrasto dei pregiudizi e degli stereotipi di genere, per la promozione dell’apprendimento, della formazione e del rafforzamento delle competenze, dell’aumento della presenza nell’ambito lavorativo e dell’abbattimento delle barriere ai percorsi di sviluppo delle carriere nelle discipline STEM”.
“Una decisione fondamentale l’approvazione della legge a tutela delle donne della nostra Regione nell’accesso alle discipline scientifiche. Partendo dalle scuole, dal mondo dell’istruzione, gettiamo le basi per colmare un gap importante, che vede le donne ancora troppo lontane dal mondo della tecnologia e della scienza. Ciò, purtroppo, spesso vuol dire anche perdere possibilità lavorative, in un mondo che guarda sempre di più alle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Grazie alla consigliera Michela Di Biase, prima firmataria della legge e a tutte le consigliere e ai consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno reso possibile questo risultato”, ha detto Marco Vincenzi, Presidente del Consiglio regionale del Lazio.  La disposizione approvata in Consiglio guarda all’accesso delle donne della nostra Regione alle discipline scientifiche. Secondo il Censis (2019) le laureate in Italia sono pari al 56% del totale, eppure sono ancora in minoranza nei percorsi di laurea STEM. Per questo è necessario intervenire, cominciando dal mondo dell’istruzione, convinti che proprio da lì si debba partire per rendere le giovani consapevoli delle loro infinite potenzialità. Per questo un ruolo fondamentale è assegnato alle scuole, alle Università, ai docenti, veri motori di un decisivo cambio di passo. Importante l’istituzione di borse di studio destinate alle ragazze, per incentivare e sostenere la scelta di percorsi scientifici. La Regione istituisce finanziamenti per la realizzazione di programmi, progetti e interventi che abbiano lo scopo di avvicinare le donne al mondo STEM. Tra i soggetti beneficiari ci sono gli enti locali, i municipi, le scuole pubbliche o parificate di ogni ordine e grado e le Università. Secondo diverse analisi saranno STEM circa due terzi delle possibilità di impiego che rimpiazzeranno i posti di lavoro delle persone che vanno in pensione.

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