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D’Amato (Regione Lazio): “Difendo gli open day. Ministero la smetta con gli scaricabarile”

“Difendo gli open day, il ministero della salute smetta di fare lo scaricabarile”, così Alessio D’Amato, assessore alla Salute del Lazio, in un’intervista a La Repubblica il giorno dopo la decisione di fermare i vaccini con vettore adenovirale per i giovani. Gli Open Day non sono stati un errore, sottolinea, perché “è servito comunque a coprire un certo numero di ragazzi con un vaccino approvato per tutti i maggiorenni. E inoltre quegli eventi erano avallati dal Cts con un parere di non molto tempo fa, cioè del 12 maggio. E comunque nel Lazio l’80% dei vaccini di AstraZeneca sono stati somministrati a over 60. I più giovani sono una quota residuale. Ai maturandi ad esempio abbiamo dato Pfizer”. Sui rischi legati agli effetti collaterali, D’Amato ricorda che “bisogna valutare bene le persone prima di somministrare qualunque vaccino. La ragazza ligure, probabilmente, non doveva proprio ricevere la somministrazione. Si tratta di fare bene l’anamnesi, i nostri addetti sono sempre molto scrupolosi”. E sulla circolare del ministero che cambia la vaccinazione con AstraZeneca l’assessore della regione Lazio è netto: “Bisogna che dicano le cose chiaramente. Spesso non succede. Anche nel documento del Cts alla base di quell’atto c’è sempre una forte raccomandazione, non una indicazione precisa. Devono dire sì o no”.

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