Politica

Ddl Zan, Boldrini(Pd) contro Renzi e Italia Viva: “Quella legge l’abbiamo firmata insieme”

Gli oltre 1000 emendamenti presentati al Senato sul Ddl Zan rischiano di ritardare l’iter del testo contro l’omotransfobia. E se la maggior parte, circa 700, sono stati presentati dalla Lega, anche gli altri gruppi hanno elaborato le proprie proposte di modifica al disegno di legge già approvato alla Camera. I quattro emendamenti presentati da Italia Viva, mirati a modificare gli articoli più contestati, l’1 (sulla definizione di identità di genere), il 4 (sulla libertà di espressione) e il 7 (sulla giornata contro l’omotransfobia nelle scuole), sono stati criticati dalla deputata del Pd Laura Boldrini, che accusa il partito di Matteo Renzi di incoerenza.
“È incomprensibile la posizione di Italia Viva – attacca l’ex presidente della Camera -, espressa anche oggi dalla ministra Bonetti sulla stampa. L’articolo 1 del Ddl Zan – che si riferisce a sesso, genere, identità di genere e orientamento sessuale – è stato concordato, alla Camera, con Italia Viva e con gli uffici della ministra stessa. Sono per altro tutte definizioni che hanno corrispondenza nel nostro ordinamento e nella normativa europea e internazionale. Si deve inoltre tenere conto – prosegue Boldrini – che le proposte di legge degli anni passati contro l’omolesbobitransfobia furono criticate anche perché le definizioni usate per identificare il movente di odio non furono ritenute precise e quindi adatte a garantire la determinatezza che spetta al precetto penale. Proprio per ovviare a questo, l’articolo 1 del ddl Zan è stato così concepito. Veramente si fa fatica a capire che cosa sia successo per rimettere in discussione questo articolo. La stessa cosa vale per l’emendamento presentato, sempre da IV, all’articolo 4, perché già alla Camera per sgombrare il campo da ogni dubbio avevamo voluto ulteriormente chiarire che il testo non intacca in alcun modo la libertà di espressione, accogliendo una proposta dell’opposizione”. Infine, conclude Boldrini, “quanto all’emendamento all’articolo 7 risulta del tutto inutile perché già la normativa in vigore garantisce totalmente l’autonomia scolastica“. Da qui la critica a Iv: “Si rimane sbalorditi dunque da questo atteggiamento politico di Italia Viva che rischia di far naufragare un’ottima legge contro i crimini di odio attesa da anni“.

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