Politica

  Ecco come funziona il Patto contro l’inflazione che partirà questa domenica con sconti e prezzi calmierati

 

Da domenica primo ottobre e fino al 31 dicembre partiranno sconti e prezzi calmierati o fissi su beni di largo consumo appartenenti al “carrello dellaspesa”. E’ questo il senso del Patto firmato oggi a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni, dal ministro per le Imprese e il made in Italy, Adolfo Urso, dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e i rappresentanti di 32 associazioni di categoria legate al mondo del largo consumo.Nel dettaglio all’iniziativa hanno aderito unitariamente tutte le associazioni della distribuzione moderna, del commercio tradizionale, esercenti e cooperative, settore farmaceutico e parafarmaceutico. Poi c’è stata anche la condivisione da parte delle principali associazioni del mondo dell’industria alimentare e non, dell’artigianato, delle cooperative e mondo dell’agricoltura. Proprio al mondo dell’industria di produzione la distribuzione, grande e piccola, ha chiesto un’adesione concreta affinchè il contenimento dei prezzi sia più efficace e il paniere sia più ampio. La firma del patto anti-inflazione, ha dichiarato la premier Meloni è “un’iniziativa che mi rende particolarmente orgogliosa, uno strumento attraverso il quale lavoriamo insieme per calmierare i prezzi sui principali beni di largo consumo” ma è un’”iniziativa che va al di là del valore economico che ha” perché “dimostra la capacità che l’Italia ha ancora di lavorare insieme, di cercare di muoversi comeuna comunità per raggiungere gli obiettivi, è un messaggio estremamente prezioso”.Secondo quanto previsto dal patto, dal primo ottobre al 31 dicembre 2023 una serie di prodotti compariranno sugli scaffali con sconti decisi dagli aderenti. Lo sconto sarà applicato su pasta, carne, passata di pomodoro, zucchero, latte, uova, riso, sale, farina, cereali, saponi, detergenti, pannolini, farmaci di largo consumo. Al momento, a causa della crisi del settore agricolo (provocata anche dalla crisi climatica) frutta e verdura non rientrano tra gli alimenti a prezzi calmierati. I prodotti scontati dal patto anti-inflazione, oggetto di una campagna di pubblicità progresso promessa dalla presidenza del Consiglio, saranno muniti di un apposito “bollino tricolore anti inflazione”. L’acquisto a prezzi ribassati potrà avvenire presso le imprese che hanno sottoscritto il patto. Tra queste vi sono centinaia di piccole attività di vendita al dettaglio, oltre a diverse catene di supermercati e discount. Esselunga, Conad, Carrefour, Pam, Lidl, Tigre, Famila e Decò applicheranno gli sconti nei loro punti vendita, che sono più di 25mila. Oltre al sostegno delle grandi catene di supermercati, però, un ruolo fondamentale nel funzionamento del patto anti inflazione sarà giocato dai produttori. Al momento, i marchi Barilla, Lavazza, Mutti, Nestlé e Ferrero hanno aderito al taglio dei prezzi. L’associazione di consumatori Assoutenti, tuttavia, lancia il suo allarme denunciando che, se i prezzi dei carburanti dovessero restare così alti come lo sono in questo periodo, il patto anti inflazione perderebbe la sua efficacia, dato che le famiglie sarebbero costrette a spendere in benzina i soldi risparmiati al supermercato. Assoutenti ha quindi chiesto all’esecutivo di procedere con il taglio delle accise su benzina e gasolio. “Il trimestre anti-inflazione che dimostra, ancora una volta, il senso di responsabilità delle nostre imprese – ha dichiarato il presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli –. Siamo di fronte a una prospettiva dei consumi che, in particolare in campo alimentare, è estremamente preoccupante e richiede interventi concreti. Auspichiamo che sia costituito quanto prima il tavolo permanente presso il ministero delle Imprese e del made in Italy, così come previsto nel protocollo siglato oggi. È necessario un confronto fattivo sui problemi specifici del settore distributivo, per consentire alle nostre imprese di poter affrontare in modo più efficiente le sfide quotidiane di un mercato in continua evoluzione e, quindi, di poter garantire anche in futuro un’offerta di qualità e convenienza negli acquisti di tutti i giorni”.

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