Roma Capitale

Ecco i primi candidati mini-Sindaci di Calenda

Una squadra “civica e competente”. Cinque candidati presidenti per i Municipi della Capitale “che hanno una caratteristica comune: avere lavorato a un programma realizzabile e essere persone preparate che non hanno partecipato alla paralisi della Capitale degli ultimi anni”. Il leader di Azione e candidato sindaco di Roma Carlo Calenda di Roma ha presentato alla stampa i suoi cinque candidati presidenti per cinque Municipi della Capitale: sono Giuseppe Lobefaro per il Municipio I, Caterina Boca per il Municipio II, Simonetta Novi nel Municipio VIII, Francesca Severi nel Municipio XII, e Caterina Monticone in Municipio XIII. “Questa squadra riflette i valori della lista civica che si chiamerà ‘Calenda sindaco’ che si presenterà alle elezioni: hanno fatto un proprio cursus honorum al servizio della città per presentarsi alla sua guida”, ha spiegato Calenda. “Ritengo sia l’unico modo possibile per far girare la macchina amministrativa”, ha aggiunto Calenda, che ha annunciato che completerà la sua squadraentro giugno. “Torno alla politica attiva dopo tredici anni perché il Municipio ha molti problemi che vanno affrontati”, ha spiegato Lobefaro, scout ex consigliere comunale prima del 2000, e presidente del centrosinistra del I Municipio nel 2001 e nel 2006. Caterina Monticone, ex hostess, impegnata da anni nel volontariato di sostegno ai migranti, ha raccontato di aver percepito “una certa distanza da parte dei miei amici del centrosinistra quando ho condiviso questa mia scelta, ma credo che ci sia bisogno di determinazione e competenza e qui ci sono”. “Io vengo dal marketing e per me la strategia è fondamentale – ha spiegato la candidata al Municipio XII Francesca Severi, manager in Telecom -, ma nel mio impegno civico nel comitato di quartiere mi sono resa conto di quanto la macchina amministrativa sia inceppata e debba migliorare”. Simonetta Novi, candidata nel Municipio VIII, giornalista e “volontaria nella onlus che gestiva i canili comunali prima della Giunta Raggi, oggi in pensione per sostenere il progetto di Azione”, racconta “mi ha accompagnato ovunque – spiega Calenda – precedendo la macchina col mio faccione in motorino, per farmi conoscere tutti gli angoli della città che conosce bene”. Infine, in II Municipio, Calenda candida la presidente Pd della commissione sociale e sicurezza del Municipio II Caterina Boca, che parte del Pd voleva contendesse la carica all’attuale presidente Pd Francesca Del Bello alle primarie del centrosinistra. “Preferisco parlare di cittadini, ma se mi chiedete quale sia il popolo cui faccio riferimento – ha spiegato Calenda – dico che un pezzo del popolo di centrosinistra si è riconosciuto nei Cinque stelle, e un altro, soprattutto nelle periferie, nella destra. Non si può rappresentare tutti, è chiaro, si possono segnare le appartenenze con i proclami o gli appelli morali, oppure a partire da una risposta articolata, di programma. Quello che è mancato al centrosinistra è la capacità di riradicarsi nella concretezza, noi lo facciamo con un programma circostanziato che potrà partire al giorno ‘uno’ della mia sindacatura”, ha concluso.

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