La misura non è stata di fatto presa in cosiderazione fino ad ora. Comunque tutto l’interesse è ora concentrato sul discorso sullo stato dellUnione che sarà pronunciato questo mercoledì da Ursula von der Leyen. L’intervento è attesissimo, anche perché sarà la prima occasione in cui la Commissione illustrerà le sue proposte sull’energia. Oltre al price cap, dovrebbe lasciare da parte anche le misure per l’iniezione di liquidità alle società che operano sul mercato energetico, sulle quali è necessaria una messa a punto per il coordinamento con lo schema europeo sugli aiuti di Stato. Il taglio ai consumi sarà obbligatorio nel target ma non nella forma. L’Ue individuerà una cifra mensile di riduzione del consumo – che dovrebbe aggirarsi attorno al 10% ma la percentuale sarà oggetto di discussione fino all’ultimo – che ogni Paese dovrà rispettare. Il raffronto sarà fatto rispetto al medesimo mese di riferimento e sulla base di una media di consumi dei 5 anni precedenti al 1 novembre 2022. Ma spetterà ai governi nazionali decidere in quali ore far scattare il taglio. Nella bozza della proposta si legge che “la riduzione obbligatoria “dovrebbe risultare” da un taglio operato “in 3-4 ore per giorno lavorativo in media, che normalmente corrispondono alle ore di picco dei consumi. Tale fascia – si legge ancora – può includere “anche la generazione di elettricità di fonti rinnovabili”. Nella scelta di queste ore gli Stati membri “hanno un margine di discrezionalità”, prevede la proposta.