È attivo il centro estivo “Parole sussurrate: riconoscere la voce dei bambini”, dedicato ai bambini fragili, promosso dalle associazioni Fonte D’Ismaele e Medicina solidale, in collaborazione con l’Elemosineria apostolica, e inserito all’interno delle iniziative previste dal protocollo firmato da Medicina solidale e Roma Capitale. Lo fa sapere il Campidoglio in una nota. Il centro, attivo dal 14 al 30 giugno, coinvolge gratuitamente, in un ambiente multiculturale e multietnico, bambini che vivono in condizioni di fragilità e, in particolare, con disturbi dello spettro autistico. Si tratta della terza edizione di questa esperienza condivisa tra Medicina solidale ed Elemosineria apostolica, che quest’anno assume una valenza particolarmente importante vista la situazione causata dalla pandemia e si inserisce nelle iniziative sostenute sulla base del protocollo firmato, il 25 febbraio, da Istituto di Medicina solidale e Roma Capitale. Il protocollo nasce per sostenere bambini e giovani minorenni con azioni congiunte, attraverso il servizio gratuito per la tutela della salute e il sostegno riabilitativo sotto al colonnato di San Pietro. Il servizio, sviluppato in collaborazione con l’Elemosineria apostolica e l’associazione Dorean Dote, è ospitato presso l’ambulatorio “Madre della Misericordia”. L’obiettivo comune è quello di potenziare il sostegno alle persone di minore età che sono in situazioni di disagio sociale o vulnerabilità, prevedendo azioni mirate alla salvaguardia dello sviluppo psico-evolutivo di ciascuno. Attraverso questo servizio, si è rafforzato l’impegno già portato avanti dall’Istituto di Medicina solidale, in collaborazione con l’Elemosineria apostolica e l’associazione Dorean Dote, presso il centro diurno polivalente per la tutela e la cura dell’infanzia vulnerabile “Fonte di Ismaele”, realizzato nel 2019 presso l’Istituto San Giovanni Bosco, per la tutela della salute e il sostegno riabilitativo dei bambini e dei giovani minorenni. “L’impegno per i più piccoli è fondamentale e, soprattutto in questa fase delicata, è importante tenere sempre alta l’attenzione verso chi vive condizioni di fragilità. Un’iniziativa come il centro estivo può rappresentare un’occasione concreta di benessere per bambini e giovani, tra i più provati dalle restrizioni causate dal Covid. Ringrazio tutti coloro che contribuiscono, anche sviluppando reti e sinergie, a sostenere i piccoli della nostra Comunità”, dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi. “Dopo la pandemia c’è la necessità di un vero e proprio patto tra le istituzioni e la società civile per non lasciare nessuno indietro, soprattutto chi è più fragile. Le prime vittime di questo virus, che ha sconvolto il mondo e la nostra città, sono stati i più piccoli specialmente quelli che vivono nel disagio economico e sociale – spiega la coordinatrice delle associazioni Medicina solidale e di Fonte d’Ismaele Lucia Ercoli -. Con Roma Capitale e l’Elemosineria apostolica, abbiamo intrapreso un percorso di accompagnamento e di sostegno alle bambine e ai bambini romani meno fortunati e la presenza dell’assessora Mammì, qui da noi oggi, ci dimostra che non siamo soli in questa vera e propria battaglia di civiltà a favore dell’infanzia che non ha diritti”. “La sinergia con chi si impegna con forza e cuore per sostenere le persone più fragili sul nostro territorio è un obiettivo irrinunciabile di questa Amministrazione – sottolinea l’assessora capitolina alle politiche sociali Veronica Mammì -. Unire le forze è fondamentale, perché le reti che così rafforziamo rappresentano un argine fondamentale alla solitudine, all’abbandono, allo smarrimento, alla disperazione di chi può vivere una situazione di grande difficoltà e le istituzioni hanno il dovere di promuoverle, sostenerle e valorizzarle. In questo percorso, dare accoglienza ai più piccoli e sostenerli, anche attraverso iniziative come questa, contribuisce alle opportunità di crescita per questi giovani e un segnale forte che affermiamo come Comunità”.
La vicenda è da anni in mano a tanti uffici legali della Città e, le spese per la difesa dei diritti degli ignari cittadini, sempre a carico delle nostre famiglie e delle nostre tasche. Rileviamo che oggi, a pandemia quasi scongiurata, qualche “solerte dirigente dell’Azienda Capitolina” avrà ben pensato di ri-sommergerci di multe, – a giusta ragione – per colpevoli infrazioni e, per gli effetti dei giochi di prestigio!
Tutto fa brodo! “Vai col tango!”.
Altra vicenda squallida e …maleodorante; si badi bene, da non attribuire esclusivamente al Sindaco dell’Urbe, ma alla sciatteria del mancato coordinamento dell’Ama di zona, che da tempo immemore, lascia languire il quartiere in una situazione pericolosa anche sotto il profilo igienico sanitario. Sporcizia ovunque, cassonetti introvabili coperti da cumuli di sacchetti maleodoranti alti come le “dune” di Sabaudia; raccolta differenziata completamente vanificata, inutilizzabile – la plastica deborda da mesi – e poi per forza delle cose, la gente è costretta a spargerla ovunque. Per le strade di Casal Bertone è di moda il cassonetto rovesciato su un fianco, – passiamo settimane ad ammirare lo “scrigno luccicante del tesoro dei pirati della nostra giovinezza” … ma qui, il percolato e il liquame, anche se a volte brillano è di odore maleodorante, nauseabondo e nocivo.
Insomma, dopo le restrizioni di Malagrotta: Casalbertone nuova discarica a cielo aperto! La piazza di Santa Maria Consolatrice, il cuore del quartiere – “salotto della città”- secondo i dettami degli amministratori di Roma, grida ancora vendetta. Anni addietro per intervento del compianto assessore regionale del Lazio Franco Dalia, furono posizionati nove eleganti bidoni panciuti in ghisa per la piccola spazzatura, qualcuno degli arredi sparì qualche giorno dopo e, oggi dopo l’invecchiamento, restano solo i ruderi di due pezzi inservibili!
Le grate per le acque di scolo, che attraversano a mo’ di binario, (siamo nel quartiere di Portonaccio, quello dei treni del poeta Accrocca) la piazza straordinariamente gremita, festeggia quest’anno i vent’anni di noncuranza, di mancata pulizia, e di conseguente abbandono fra travertino spezzato e spazio giochi per i bimbi lercio e con le delimitazioni completamente scassate, fra legni marciti e chiodi arrugginiti! Cortei di scarafaggi, zanzare, mosconi sono soliti ringraziare alle ore del vespro! Alle due punture per la pandemia, si aggiungono quelle degli insetti “compagni” d’arredo della nostra vita, che continuano a pungerci e a gongolarsi!
Nel frattempo – un appello alla cittadinanza – chi può, spedisca al Municipio Quarto una cartina colorata di tutte le vie del centro abitato, con sottolineatura della situazione del colpevole degrado, magari a corredo una fotografia delle colonie di scarafaggi incolonnati o delle zanzare femmina in assetto di guerra. (R.S.)