“Lo Stato ha il diritto di fare un prigioniero, ma non di disinteressarsene. Questo è il terreno in cui una vicenda, banale dal punto di vista giudiziario, volge in tragedia”. E’ quanto hanno scritto i giudici della corte d’appello di Roma nelle motivazioni della sentenza con cui nel 2019 hanno disposto un’assoluzione e riconosciuto quattro prescrizioni per cinque medici dell’ospedale Sandro Pertini, coinvolti nella vicenda di Stefano Cucchi.
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