Imprese e Sindacato

I ristoratori di Tni: “Bene condivisione del 30% tra Stato e proprietari sull’impatto della crisi”

“Sappiamo che in Parlamento si sta discutendo di inserire nel dl Sostegni un articolo che contiene quanto chiediamo da mesi a proposito degli affitti commerciali. In sostanza, il principio di fondo dell’emendamento è la condivisione tra locatore, conduttore e Stato dell’impatto della crisi. Lo Stato coprirebbe i minori introiti fiscali dei canoni di locazione ricontrattati e sosterrebbe con un credito d’imposta del 30% le riduzioni di canone subite dal locatore. Il locatario si vedrebbe invece riconoscere una significativa riduzione del canone, rapportata alla perdita di volume d’affari, fino ad un minimo del 30% in meno rispetto al precedente canone. Facciamo appello a tutte le forze politiche perché questa proposta venga accolta”. Così in una nota Raffaele Madeo, vice presidente di Tni Italia – Ristoratori Toscana.  “L’affitto pesa sempre di più sui ristoratori. Tanti di noi sono già sotto sfratto e rischiano di perdere tutto. Per questo – prosegue Madeo – è fondamentale che nel prossimo decreto si preveda di regolamentare, limitatamente al periodo dell’emergenza, il rapporto tra affittuario e proprietario. I giudici, a macchia di leopardo, ci stanno dando ragione. Il tribunale di Venezia, ad esempio, ha negato lo sfratto per morosità per mancato pagamento del canone, causa Covid, mentre di recente quello di Roma ha emanato un’ordinanza che legittima la riduzione del canone del 40% fino a marzo 2021 per problematiche legate al Covid. Risale al 2 febbraio scorso l’ordinanza del tribunale di Arezzo: anche in questo caso il giudice legittima l’affittuario al pagamento del 50% della locazione per tutti i periodi di lockdown integrale o parziale in zone arancioni e rosse e al pagamento al 60% dell’affitto per i periodi di zona gialla”. 

“L’intervento sugli affitti sarebbe una boccata d’ossigeno per le nostre imprese. Peraltro – sottolinea il vice presidente di TNI, ci sarebbe già la copertura: 1.500 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022 grazie alla riduzione del fondo Cashback e 700 milioni nel 2023, grazie all’utilizzo delle risorse del programma Next Generation Eu”.

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