Roma Capitale

Il Car di Roma diventa primo mercato d’Italia

Il Centro Alimentare Roma (Car) si amplia e diventa il primo mercato in Italia. Presentato il progetto di ampliamento del Car alla presenza di Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, di Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma, di Daniele Leodori, Vice Presidente della Regione Lazio, di Michel Barbet, Sindaco di Guidonia e di Fabio Massimo Pallottini, Direttore Generale del Car. Il nuovo Food Hub permetterà di accogliere oltre 1.500 nuovi occupati del settore tra il 2022 e il 2028. Dalla produzione allo smaltimento, il nuovo Car – è stato spiegato oggi – sarà un esempio virtuoso per la sostenibilità ambientale, si amplierà di oltre 200.000mq la propria superficie particolarmente vocata per l’attività produttiva del nostro Paese, data la presenza di ampie aree agricole, dell’asse ferroviaria che collega Roma alle città di Pescara e L’Aquila e della rete viaria della Tiburtina che unisce la Regione Lazio con il resto d’Italia. Il progetto renderà il Centro Agroalimentare Roma il primo mercato in Italia e il terzo d’Europa dopo quello di Barcellona e Parigi. “Quello presentato oggi è un progetto corale che grazie al contributo della Regione Lazio, del Comune di Guidonia e di Roma Capitale permetterà di avviare un hub strategico a livello nazionale e internazionale per il settore dell’agricoltura, della logistica, dell’Ho.re.ca. nonché un modello virtuoso di ecosistema sostenibile inclusivo per gli operatori del settore” ha detto Pallottini, Direttore Generale del Car. Dalla produzione allo smaltimento, il nuovo Centro Agroalimentare Roma mira a ridurre l’impatto ambientale attraverso l’introduzione di soluzioni innovative per il ciclo del prodotto e dei rifiuti, una gestione efficiente del sistema idrico (smart water management), l’utilizzo di fonti rinnovabili per il consumo energetico e la presenza di processi digitali che permetteranno di monitorare la sostenibilità della struttura e la qualità del costruito. La gestione virtuosa dello smaltimento dei rifiuti, degli scarti e dell’invenduto diventerà inoltre occasione per generare nuove tipologie di esperienze attrattive e coinvolgenti per i visitatori, permettendo così di affermare un nuovo ecosistema locale in grado di promuovere cambiamenti comportamentali verso la circolarità e la corretta alimentazione.

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