Economia e Lavoro

Il lavoro italiano nel mondo va tutelato sempre. Riflessioni a margine del summit tra Putin e le imprese nazionali.  Presa di posizione di Fabio Desideri (Work in the World)

“Il summit tenutosi tra alcune imprese italiane ed il premier russo, Vladimir PUTIN, ha indubbiamente originato molte polemiche e tanti distinguo che certamente non fanno bene al lavoro delle imprese italiane nel mondo; ha dichiarato Fabio Desideri Ceo dell’incubatore di imprese italiane WORK in the WORLD” . “Emerge ancora una volta lo scarso coordinamento e l’inesistente sinergia del “Sistema Italia”,  nonché dei ministri competenti: Giorgetti, Di Maio, e Orlando – ha aggiunto Desidericon le esigenze vere e concrete del lavoro italiano; condizione questa che proietta un forte dubbio sulla reale capacità di gestire e portare a buon fine la fase di attuazione nei territori del P.N.R.R.” . Questa situazione – di cui i mercati purtroppo hanno già preso atto – unitamente  agli ultimi dati Istat, relativi al settore, sono la triste e scontata conferma di un quadro che preoccupa molto l’economia mondiale, nonostante “ ombrello protettore”Mario Draghi.  “Proprio a proposito del nostro attuale Presidente del Consiglio – ha sottolineato il Ceo di WORK in the World, Fabio Desideri –le ‘tarantelle parlamentari’ dei vari: Salvini, Letta, Meloni, Conte, Tajani e Renzi, nonché gli egoismi personali dei tanti peones in cerca di autore, presenti in parlamento, nello svolgersi delle votazioni per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica , ed anche in vista delle prossime elezioni politiche, non fanno che aumentare – nel complesso –  la percezione di incapacità della politica italiana, rispetto alle questioni nazionali ed internazionali, cui un indebolimento della figura di Mario Draghinon può certo giovare” . Penso sia ora di smettere – ha concluso Desideri –di tirare Draghi per la giacchetta utilizzandolo invece per dare una stabilità più duratura possibile alla nostra Italia.

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