A fine mese la variante inglese avrà raggiunto il cinquanta per cento, cioè sarà presente in un nuovo contagiato su due. Nel corso di marzo, infine, avrà praticamente sostituito del tutto il virus. “Arriverà a essere prevalente, grazie alla maggiore capacità di infettare. Sars-Cov-2 e la variante inglese diventeranno tutt’uno. Per i ceppi del passato ci sarà sempre meno spazio” ha dichiarato in un’intervista alla Repubblica l’epidemiologo Alessandro Vespignani. “L’aumento della prevalenza non si può fermare, è solo questione di tempo. Essendo più contagioso il ceppo inglese tenderà a soppiantare gli altri” ha spiegato Vespignani, suggerendo di essere cauti con le aperture e tenere costantemente sotto controllo l’Rt.”Il ceppo britannico – conclude – ci renderà la vita più dura e le misure tradizionali potrebbero non bastare”.