Denuncia della Coldiretti: “Da questo lunedì il blocco forzato per bar, pizzerie, ristoranti e agriturismi provocherà la chiusura di 2 esercizi su 3”. Devastante contraccolpo sulla filiera agro-alimentare
La nuova ordinanza ministeriale che da lunedì 8 marzo 2021 lascia in zona gialla solo la Valle d’Aosta, la Liguria, il Lazio, la Calabria, la Puglia e la Sicilia e in zona bianca unicamente la Sardegna – dove gli esercizi di ristorazione possono rimanere aperti anche la sera – rappresenta un grosso guaio per bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi, portando a un blocco forzato di oltre 2 esercizi su 3 (66%) in tutta Italia, stando all’analisi della Coldiretti.
“Si tratta della dimostrazione evidente del peggioramento della situazione per l’avanzare dei contagi con effetti sulle libertà individuali, sulla vita sociale ma anche sulla sostenibilità economica”, afferma la Confederazione, che ricorda come l’apertura serale rappresenti “l’80% del fatturato di ristoranti, pizzerie ed agriturismi”. Inoltre la possibilità di poter ordinare in zona gialla esclusivamente per consegna o asporto la sera provoca anch’essa grossi problemi, “tanto che in molti preferiscono mantenere le serrande abbassate aumentando le perdite economiche ed occupazionali”.
Inoltre i vini e cibi rimasti invenduti nel corso di quest’anno difficile hanno portato a un danno da 11,5 miliardi di eurosecondo l’associazione, in un settore che vale 1/3 della spesa alimentare degli italiani fuori casa. Una vera e propria sciagura quella descritta dalla Coldiretti, considerando l’altissimo ammontare di prodotti che si consumano negli esercizi, e quindi alle conseguenze sull’intera filiera agroalimentare, dove per l’ittico e il vitivinicolo è proprio la ristorazione il principale canale di commercializzazione. Si contano 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole colpite dalle misure restrittive, che contano 3,6 milioni di posti di lavoro.
300 milioni di chili di carne bovina, 250 milioni di chili di pesce e frutti di mare e circa 200 milioni di bottiglie di vinonon sono giunti sulle tavole delle attività di ristorazione, dichiara sempre la Confederazione, che in Italia contano circa 360mila tra bar, mense, ristoranti e agriturismi.
La filiera agroalimentare, termina la Coldiretti, è la prima ricchezza della Penisola, con un valore di 538 miliardi di euro, pari al 25% del Pil nazionale e leader internazionale.