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Inpgi, Corte Conti: ok alla relazione 2019, disavanzo a 198 mln 

La Sezione Controllo Enti della Corte dei Conti ha approvato, con la delibera n. 129/2021, la relazione della gestione 2019 dell’Inpgi. Nella gestione separata, prerogativa dell’Inpgi 2, non si registrano problemi di sostenibilità, mentre i risultati della gestione sostituiva – o principale – denotano un disavanzo pari a 198,55 milioni di euro, in rialzo rispetto ai 186 milioni registrati nel 2018. Il rapporto tra pensioni e contributi (o indice Ivs) è al 148,73%, oltre 3 punti percentuali in più rispetto al 145,41% nel 2018, mentre gli iscritti attivi, che non hanno una pensione, sono 14.727 (nel 2018 erano 15.592) e i trattamenti pensionistici sono 9.624 (nel 2018 erano 9.568). Alla fine del 2019, il rapporto tra iscritti attivi e pensioni è all’1,53% (nel 2018 era all’1,63%). Questo, nota la Sezione, è un andamento negativo costante, anche in considerazione dell’aumento della spesa per pensioni Ivs.
Il rapporto pensioni-contributi dà conferma dello squilibrio in termini di gestione previdenziale, ambito in cui sono necessari interventi, anche dal punto di vista legislativo, per garantire sia la sopravvivenza dell’Ente sia l’erogazione dei trattamenti pensionistici.
A dimostrare la necessità di interventi urgenti sono anche i risultati finanziari conseguiti nel 2020, che denotano un ulteriore peggioramento della situazione dell’Inpgi: i costi delle prestazioni previdenziali sono lievitati, passando dai 555,82 milioni del 2019 a 560,33 milioni di euro. L’innalzamento dei costi e il continuo calo degli introiti contributivi ha determinato un peggioramento della gestione previdenziale e esistenziale: nel 2020, la gestione previdenziale ha chiuso a – 188,4 milioni, 34 milioni in meno rispetto al 2019, quando era a -154,07 milioni. Nel 2020, il disavanzo totale è di 242,16 milioni, 70,8 milioni in più rispetto all’anno precedente. Di conseguenza, il patrimonio netto vede una riduzione dai 1.402,68 milioni registrati nel 2019 a 1.160,52 milioni, 242,16 milioni in meno.Vista la necessità di assicurare le prestazioni previdenziali per gli iscritti all’Inpgi, l’art.29 del disegno di legge di bilancio per il prossimo anno prevede la confluenza della gestione separata, Inpgi 1, nel fondo pensioni dell’Inps per i lavoratori dipendenti a partire dal 1 luglio del 2022, con un regime di erogazione delle prestazioni tramite il pro-rata, con la cesura al passaggio nel nuovo regime. Inoltre, l’erogazione delle varie prestazioni per i giornalisti deve essere progressivamente armonizzata con i criteri della gestione previdenziale generale.

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