di Giuliano Longo
Mentre l’immagine della Cina si è notevolmente deteriorata in gran parte dell’Occidente, un nuovo sondaggio mostra che non è il caso del vicino sud-est asiatico dove i cittadini tendono ad essere molto più positivi nei confronti della Cina rispetto alle loro élite nazionali. Lo rivela un sondaggio che riguarda 15 nazioni indo-pacifiche, della rSinophone Borderlands presso la Palacky University Olomouc nella Repubblica Ceca.Gli analisti affermano che questa tendenza può venire imputata al fatto che la gente comune tende a percepire la Cina principalmente attraverso obiettivi economici, aumentando la popolarità del principale partner commerciale della regione e il principale investitore in molti dei loro stati. Venendo alle percentuali, più dell’80% della gente comune in Thailandia e Indonesia ha espresso un giudizio “positivo” o “molto positivo” sulla Cina. Circa due terzi dei malesi hanno espresso sentimenti di cordialità nei confronti della Cina, una percentuale solo leggermente inferiore a quella degli intervistati a Singapore. Vietnamiti e filippini sulla Cina hanno opinioni meno positive dei sei stati del sud-est asiatico dove si sono svolte le interviste, sebbene più della metà degli intervistati filippini abbia opinioni positive sulla Cina. Secondo il rapporto, circa l’80% di thailandesi, vietnamiti e filippini ha espresso opinioni positive o molto positive sugli Stati Uniti. I malesi manifestano le opinioni meno positive sugli Stati Uniti tra i sei paesi del sud-est asiatico dove si è svolto il sondaggio, ma la maggioranza li vede ancora positivamente. Il Vietnam e le Filippine rappresentano tuttavia delle eccezioni poiché gli Stati Uniti sono visti molto più positivamente rispetto alla Cina, atteggiamento legatoalle controversie territoriali che hanno con Pechino, nonché ai lasciti storici. Vediamo ora cosa ne pensano le elite. Secondo l’ultimo sondaggio sullo stato del sud-est asiatico, pubblicato ogni anno dall’ISEAS-Yusof Ishak Institute di Singapore, le élite ritengono che la Cina abbia il maggior potere economico e politico nella regione, ma la maggior parte non lo vede come uno sviluppo positivo. Solo il 7% delle élite di tutta la regione ha affermato che la Cina è “una potenza benigna e benevola” e la maggior parte (41%) la vede “come una potenza che intende trasformare il sud-est asiatico nella sua sfera di influenza.