Economia e Lavoro

La pandemia Covid ha fatto perdere il lavoro a 255milioni di persone nel mondo. I dati del monitoraggio Csi-Ituc

La pandemia di Covid-19 ha portato a una perdita senza precedenti di posti di lavoro. Il mondo ha perso l’equivalente di 255 milioni di posti a tempo pieno dall’inizio della crisi, e altri 130 milioni di posti di lavoro sono a rischio nel 2021. È quanto rileva la Csi-Ituc, la confederazione internazionale dei sindacati, nel suo rapporto Just jobs.
Per il sindacato i governi possono attuare politiche che promuovano la creazione di posti di lavoro di qualità. Tuttavia essi devono evitare di ripetere le strategie fallimentari adottate durante l’ultima crisi economica e finanziaria, strategie che hanno portato a una maggiore povertà, all’aumento delle disuguaglianze e al deterioramento dei diritti dei lavoratori.
L’Ituc ha fissato un obiettivo globale: creare 575 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2030, e stabilizzare almeno un miliardo di posti di lavoro nell’economia informale. Raggiungere questi obiettivi consentirà di rispettare gli impegni per “un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti”, parte degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Ma occorrono politiche attive, compresa la creazione di posti di lavoro pubblici e investimenti pubblici rafforzati in aree cruciali, tra cui lo sviluppo delle infrastrutture e i settori rispettosi dell’ambiente. I governi devono garantire che i posti di lavoro creati siano di qualità, con diritti e salari decenti.
Componenti chiave di un piano per la creazione di posti di lavoro sono, per l’Ituc:
✓ Una politica industriale rafforzata che sostenga le industrie nazionali e gli investimenti pubblici, specialmente nelle industrie rispettose del clima.
✓ La creazione diretta di posti di lavoro, incluso il settore pubblico.
✓ La promozione del lavoro dignitoso.
✓ Far emergere l’economia informale.
✓ Investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze, per aiutare i lavoratori ad adattarsi ai nuovi lavori.
✓ Il pieno coinvolgimento dei sindacati nello sviluppo dei piani per l’occupazione.
Per il sindacato internazionale l’aumento degli investimenti pubblici può avere un impatto significativo sulla creazione di posti di lavoro e sui livelli complessivi di occupazione, specialmente quando gli investimenti pubblici sono concentrati in settori ad alta intensità di lavoro come le infrastrutture e l’assistenza.
Gli investimenti in settori rispettosi del clima hanno un enorme potenziale per la creazione di posti di lavoro. Il Fondo monetario internazionale ha evidenziato che, per le economie avanzate, l’impatto sulla creazione di posti di lavoro in infrastrutture verdi è più alto rispetto ad altri tipi di infrastrutture. Si stima che le energie rinnovabili potrebbero impiegare più di 40 milioni di persone entro il 2050 e che l’occupazione totale nel settore energetico potrebbe raggiungere i 100 milioni entro il 2050, dai circa 58 milioni di oggi. Altrettanto importante sarebbe investire nell’economia della cura e nell’agricoltura sostenibile.

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