Covid

Locatelli: “Elevata circolazione del virus. A settembre nuova campagna vaccinale per gli over 50”

“È di lampante evidenza che questo periodo estivo, rispetto agli scorsi, è caratterizzato da una circolazione virale elevata. Va detto in modo molto chiaro: c’è una sottostima dei casi, molti fanno riferimento a tamponi effettuati a domicilio”. Così il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli, ai microfoni di Sky TG24. L’aumento dei casi, spiega il professore, “deriva dal venir meno di molte restrizioni e dalla grande contagiosità delle varianti BA.4 e BA.5 che, insieme, costituiscono oltre il 50% delle positività in Italia. BA.5, da sola, è sopra il 30%. Entrambe, soprattutto BA.5, sfuggono agli anticorpi sviluppati grazie ai vaccini o a precedenti infezioni: c’è un +8,4% di reinfezioni rispetto al passato. Ricordo che nel periodo in cui circolava Delta eravamo al 2%”. In settimana è prevista una riunione tra Inail e rappresentanti di governo per l’aggiornamento del protocollo Covid sui luoghi di lavoro privati. Secondo le indiscrezioni trapelate negli scorsi giorni si andrà verso una proroga dell’uso delle mascherine. “Credo che tutto vada contestualizzato rispetto alla tipologia di lavoro: permanenza in luoghi chiusi, presenza di soggetti fragili, contatti con il pubblico. In questi casi è giusto raccomandare l’uso delle mascherine sul lavoro. Va però omogeneizzato l’impiego tra il settore pubblico e privato”, dice Locatelli. Si tornerà in futuro verso l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso per tutti, anche a scuola? No, secondo il presidente del Consiglio superiore di Sanità, secondo cui “ci stiamo muovendo verso una fase di endemizzazione del virus, al netto di picchi come quello che stiamo affrontando”. Locatelli fa poi sapere che “a partire da settembre-ottobre ci sarà una nuova campagna vaccinale”, ma non sarà rivolta a chiunque: “Darei priorità a chi rischia di sviluppare malattia grave. Sessant’anni può essere una soglia ragionevole, anche abbassata a 50, come raccomanda l’Ecdc”. Questo non vuol dire però che, su base volontaria, “qualcuno non debba avere accesso ai vaccini. Sentiremo cosa diranno Ecdc ed Ema per decidere”. Quel che è certo, è che non ha più senso parlare di obbligo. “È una pagina ormai chiusa, unica eccezione è ovviamente per il personale sanitario e per chi è deputato ad assistenza dei fragili”, dice Locatelli. Anche se Omicron 4 e Omicron 5 vanno a eludere “quella che è la risposta anticorpale neutralizzante”, i vaccini continuano a essere “altamente efficaci nella protezione della malattia grave”, dice Locatelli. Per il futuro si guarda ai “cosidetti vaccini bivalenti”, in grado di proteggere sia dal ceppo originario del virus che dalle ultime varianti. I farmaci sono “in fase di avanzata valutazione”, spiega Locatelli. Anche se “servono dei tempi per sviluppare i vaccini”, i dati finora disponibili indicano che i farmaci in questione “sono in grado di incrementare il titolo degli anticorpi neutralizzanti contro BA.4 e BA.5”. Locatelli infine sottolinea come un nuovo studio abbia “dimostrato in maniera molto chiara” che sottoporsi a vaccino anti Covid durante la gravidanza protegge anche la salute del nascituro. “I figli di madri vaccinate sono più protetti rispetto al rischio di ospedalizzazione, anche in terapia intensiva”, spiega il professore.

Related posts

Vaccino contro Covid ai bambini? E’ quasi indispensabile. Lo dimostra uno studio dell’Università di Catania

Redazione Ore 12

Covid, c’è il via libera condizionato dell’Ema alla pillola Paxlovid

Redazione Ore 12

Giù l’Rt, ora è a quota 0,78. In discesa anche l’incidenza

Redazione Ore 12