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Lotta al Covid, via le mascherine, ma non dappertutto. La Cei invita i fedeli ad utilizzarle nelle funzioni religiose

Nonostante le perplessità di alcuni esperti, le regole sui dispositivi di protezione sono state allentate: fino al 15 giugno l’obbligo rimarrà, ma solo per alcuni luoghi e per alcune categorie di lavoratori. Dopodiché, si prospetta un ulteriore rilassamento. “Con le decisioni assunte continuiamo il nostro percorso di gradualità”, ha detto il ministro della Salute. L’obiettivo ora, ha chiarito il sottosegretario Andrea Costa, “è una convivenza col virus che non provochi più pressione sugli ospedali”. Le nuove regole sulle mascherine sono state stabilite con un’ordinanza firmata da Speranza e varranno da domenica primo maggio al 15 giugno. Il provvedimento ha, a sua volta, recepito il testo di un emendamento al decreto sulla fine dello Stato di emergenza, approvato dalla Camera. Ecco dove bisognerà continuare ad indossarle e dove bisognerà solo tenerle a portata di mano. Per quanto riguarda l’obbligo delle mascherine al chiuso l’obbligo resta fino al 15 giugno solo in alcuni luoghi, come ospedali, cinema e mezzi pubblici. Anche a scuola le mascherine Ffp2 continueranno a essere utilizzate, fino alla fine dell’anno scolastico, come già previsto dal decreto del marzo scorso. Mascherine al chiuso, Ffp2 raccomandate nei luoghi di lavoro pubblici. E’ quanto prevede la circolare firmata dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, indirizzata a tutte le amministrazioni pubbliche, sulla base dell’ordinanza emanata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che contiene la raccomandazione all’utilizzo delle mascherine nei luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico senza tuttavia prevedere alcun obbligo specifico. La circolare, si legge in una nota, contiene indicazioni di carattere generale per una corretta e omogenea applicazione dell’ordinanza del ministro Speranza nei luoghi di lavoro pubblici. Sarà cura di ogni amministrazione impartire tempestivamente le necessarie misure operative, tenendo conto delle condizioni concrete dei luoghi di lavoro e delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa dei propri dipendenti. L’uso delle mascherine Ffp2 è raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti. La presidenza della Cei in una lettera ai Vescovi italiani, dal 1 maggio al 15 giugno prossimi, raccomanda ai fedeli di continuare ad utilizzare la mascherina a messa. “L’andamento dei contagi – rimarca la Cei – risulta costante da qualche settimana e tale dato porta a confermare le indicazioni della Presidenza contenute nella comunicazione dello scorso 25 marzo facendo tuttavia presente che l’uso delle mascherine resta, a rigore, raccomandato in tutte le attività che prevedono la partecipazione di persone in spazi al chiuso come le celebrazioni e le catechesi, mentre resta obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali”. “Si segnala, tra l’altro, che a partire dal 1° maggio 2022 non è più necessario il Green Pass per le attività organizzate dalle Parrocchie. Parimenti – scrive la presidenza della Cei – non è necessario il Green Pass per l’accesso ai luoghi di lavoro dei lavoratori e dei volontari che collaborano”.

aggiornamento pandemia Covid ore 14.33

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