Economia e Lavoro

Ombre sulla ripresa economica. Report della Confcommercio sullo stato economico del Paese

 

L’atmosfera di incertezza continua a caratterizzare lo scenario economico anche a fronte di alcuni segnali di risveglio soprattutto nel comparto dei servizi, il turismo in particolare. Segnali che però come ha sottolineato il il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, presentando i dati dellaCongiuntura Confcommercio di maggio, rischiano di essere depotenziati dall’alto livello dell’inflazione. “Allo stato attuale – ha osservato Bella – le famiglie confermano l’orientamento al recupero di livelli di consumo e di stili di vita precedenti alla pandemia, con una parte della spesa sostenuta dai risparmi accumulati nel 2020 e, in parte, nel 2021“.

Nel confronto con aprile 2021, l’ICC registra una variazione del +13,1%, sintesi di una crescita del 68,3% per i servizi e dello 0,7% per i beni. Rispetto allo stesso mese del 2019 la domanda, nel complesso, è ancora mediamente inferiore del 10,4% in termini reali, con i servizi legati al turismo che, pur in graduale recupero, segnalano una distanza significativa rispetto ai livelli pre-crisi. “Se le stime preliminari indicano un calo del PIL nel primo trimestre (-0,2% mensile) più contenuto rispetto alle attese, la stasi registrata dalla produzione industriale a marzo, dopo il rimbalzo di febbraio, e le prime indicazioni di un calo ad aprile, portano a guardare con una certa prudenza all’evoluzione nei mesi primaverili, nonostante i progressi registrati nel primo trimestre sul versante dell’occupazione”. “In base alle nostre stime, infatti – ha aggiunto Bella –  anche a maggio il PIL è in contenuto ridimensionamento (-0,4% su aprile), valore che comporterebbe una variazione su base annua del 3,7%“. Per quel che riguarda l’inflazione, “dopo il rallentamento registrato ad aprile, determinato in larga parte dall’adozione di misure fiscali di contenimento dei prezzi al consumo dei beni energetici, è attesa mostrare nel mese di maggio una nuova accelerazione. Rispetto ad aprile si stima un incremento dello 0,4%, con una variazione del 6,6% su base annua”. A marzo 2022 la produzione industriale, dopo il recupero di febbraio, è risultata stazionaria. Il confronto su base annua registra un incremento del 2,9%. Nello stesso mese l’occupazione ha confermato la tendenza al recuperocon una crescita dello 0,4% su febbraio e del 3,6% su base annua. Ad aprile 2022 dopo un primo trimestre negativo il sentiment degli imprenditori del commercio al dettaglio ha mostrato segnali di recupero (+3,3% su marzo). Ad aprile 2022 l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala un incremento, su base annua, del 13,1%, in moderato miglioramento rispetto alla variazione di marzo. Anche nell’ultimo mese il confronto ha risentito delle diverse condizioni in cui hanno operato le imprese nel 2021 e nel 2022, situazione che ha portato ad una variazione del 68,3% della domanda relativa ai servizi. Per quanto riguarda i beni il confronto con aprile 2021 indica un aumento dello 0,7%. Per quel che riguarda i prezzi al consumo si stima per il mese di maggio 2022 una variazione dello 0,4%su base mensile e del 6,6% su base annua. “Al permanere di dinamiche ancora espansive per i prezzi degli energetici non regolamentati – si legge nella nota dell’Ufficio Studi – si associano in misura sempre più evidente le tensioni nel settore alimentare e in alcuni segmenti dei servizi. Stante le criticità che ancora attraversano i mercati delle materie prime e le filiere di approvvigionamento è sempre più complicato individuare l’inizio di una fase di rientro di queste dinamiche”.

Related posts

Johnson & Johnson investe 580 milioni di euro in Italia

Redazione Ore 12

Ita decolla con l’incognita delle low cost

Redazione Ore 12

Concessioni balneari. Calabria, Condofuri assegna una sola concessione su 13 disponibili. Maurelli (Feerbalneari): “E’ un caso paradossale, di quanto potrebbe succedere nel 2024. Burocrazia e contenziosi paralizzano il turismo”

Redazione Ore 12