Imprese e Sindacato

Porto di Genova, i lavoratori portuali pronti ad incrociare le braccia

Per il porto di Genova nessun impegno scritto da parte di Confindustria a disconoscere la ‘lettera della discordia’, per questo lo sciopero del porto annunciato per domani è stato confermato. Anche l’estremo tentativo portato avanti questa mattina dall’Autorità di sistema portuale con sindacati e terminalisti non ha avuto gli effetti sperati, l’astensione non sarà revocata. 

La tensione era salita a causa di una lettera, a firma Confindustria Genova, nella quale i terminalisti chiedevano la messa in mora dell’Autorità portuale e un rimborso di 8 milioni di Euro per gli extra costi sostenuti a integrazione della tartiffa della Culmv,  Compagnia Unica fra i Lavoratori delle Merci Varie (CULMV) – è la principale (e più antica) società di servizi attiva nel porto di Genova. La stessa Confindustria Terminal Operators ha minimizzato i contenuti della lettera, ricordando come la stessa avesse carattere riservato e non fosse stata protocollata. Anche le istituzioni hanno chiesto di ritenere superati i contenuti della lettera e hanno chiesto ai rappresentanti dei lavoratori di fare un passo indietro. 

Ieri, di fronte al prefetto Perrotta, i sindacati avevano chiesto il disconoscimento della lettera, richiesta che i terminalisti hanno deciso di non accettare. Questa mattina il presidente del porto Signorini ha provato a spiegare che i contenuti della lettera dovevano ritenersi superati ma il suo appello è caduto nel vuoto.

Per Beppe Costa, presidente di Confindustria Terminal Operators, “è difficile disconoscere una lettera che ho personalmente consegnato al segretario generale Sanguineri ma questo non modifica in nessun punto il nostro atteggiamento nei confronti della Culmv. Abbiamo firmato gli accordi, abbiamo sempre riconosciuto il buon funzionamento del sistema Genova, non mettiamo in discussione il ruolo della Compagnia, la lettera era stata scritta in modo riservato solo per rappresentare all’Autorità portuale la compattezza dei terminalisti rispetto a delle richieste che abbiamo sempre avanzato, cioè il rispetto degli accordi e una gestione più efficace e trasparente dei rapporti con la Culmv. Lo sciopero? Se ci sono delle vere motivazioni è un diritto dei sindacati proclamarlo – conclude Costa – ma a noi pare che la reazione sia molto superiore al fallo che ci viene contestato”. Una metafora calcistica nel giorno del derby. 

I sindacati, comunque, in segno di vicinanza alla città già duramente colpita dal caos autostrade, hanno deciso di rinunciare al tradizionale corteo e si limiteranno a picchetti presso i varchi portuali e un presidio sotto la sede di Confindustria Genova. 

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