“Non posso che accogliere la proposta dei medici della regione Lazio sulla Dad la settimana prima delle vacanze di Natale. Se lanciano questo allarme non può che essere fondato. Si è sempre cercato di garantire la didattica in presenza quest’anno. Ma non vedrei come uno spettro questa proposta della didattica a distanza”. Così Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio, su Radio Capital.
“I casi nelle scuole della regione sono oggettivamente tanti, soprattutto per quanto riguarda la scuola primaria e quella dell’infanzia. La proposta di una Dad prima delle vacanze non è assurda – ribadisce – ma con i tempi oramai siamo stretti. Bisognava organizzarsi prima, non sarà più percorribile a livello concreto ma a livello teorico non sarebbe stata una decisione drammatica. Consideriamo che ogni quarantena porta via 7-10 giorni”. E sul piano Figliuolo, che aveva disposto un team di militari a supporto delle Regioni per velocizzare il processo di screening nelle scuole, Costarelli non è soddisfatta: “Questo piano non è mai stato messo in moto. A due settimane da quella circolare non abbiamo avuto notizia di nulla in merito. I tempi continuano ad essere lunghi: il tampone zero che andrebbe fatto nel primo giorno di positività si riesce a fare dopo 4 o 5 giorni, quando in realtà bisognerebbe fare il secondo di tampone. Quindi questo testing continua a rilento come prima. Il problema della scuola restano gli asintomatici. Abbiamo in classe positivi e non lo sappiamo”.
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