Imprese e Sindacato

Progetto italo-francese per lo sviluppo delle produzioni elettriche dai rifiuti organici. In Italia coinvolte le Regioni Molise, Calabria, Puglia e Basilicata

ENEA con l’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne (EPFL), Technical University of Denmark e gruppo industriale Solidpower, ha messo a punto un innovativo processo per produrre energia elettrica da rifiuti organici nell’ambito del Progetto europeo ‘Waste2GridS – W2G, Rifiuti per le Reti (elettriche e gas)’. Il cuore del processo e’ rappresentato dalla tecnologia rSOC (Celle a Combustibile a Ossidi Solidi Reversibili) che, oltre a produrre energia elettrica da rifiuti, utilizza l’elettricità in eccesso da fonte eolica e fotovoltaica per produrre combustibile gassoso da impiegare nei trasporti o da immettere nella rete di distribuzione del gas naturale.

 Il lavoro condotto dal team ENEA, nel progetto W2G, si è concentrato sulla valutazione della potenzialità dell’Italia ad accogliere questa tecnologia e di è focalizzato  su quattro regioni chiave del sud Italia, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria, che costituiscono la zona di mercato per l’energia elettrica definita come SUD, dove si stima al 2030 un incremento dell’eccesso di energia rinnovabile non programmabile. 

La tecnologia proposta favorirebbe inoltre il raggiungimento degli obiettivi UE in termini di produzione di energia da rinnovabili  e di quelli segnalati nella direttiva Waste che fissa alla stessa data una quota del 60% di separazione dei rifiuti urbani per il loro riutilizzo o la loro valorizzazione energetica se non piu’ riciclabili.

Su questa tematica i ricercatori del Dipartimento di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili (TERIN) dell’ENEA hanno pubblicato su Frontiers in Energy Research un articolo scientifico dal titolo ‘Potential deployment of reversible solid-oxide cell systems to valorise organic waste, balance the power grid and produce renewable methane: a case study in the Southern Italian Peninsula’.

A questa notizia va aggiunto che  presidenti dell’ENEA Federico Testa e di Legacoop Mauro Lusetti hanno firmato un protocollo d’intesa per collaborare sul fronte dell’efficientamento energetico, dell’economia circolare e della transizione digitale a supporto di start up innovative nel mondo delle cooperative, anche attraverso il ‘Fondo per il trasferimento tecnologico’.

L’obiettivo è di promuovere e rafforzare il trasferimento dell’innovazione verso nuove imprenditorialita’ green, come le cooperative di comunità dell’energia, e di qualificarne i processi di innovazione.

A livello operativo verranno istituiti specifici gruppi di lavoro per la valorizzazione dell’offerta di innovazione di rilevanza economica e sociale gia’ acquisita nell’ambito di sperimentazioni ed iniziative in corso, con particolare attenzione a quelle “deep tech”, per estenderle attraverso l’ampliamento della platea degli enti di ricerca coinvolti, degli ambiti territoriali dell’intervento, delle filiere produttive e dei settori interessati.

Tra gli altri segmenti di impegno comune: la progettazione e l’attuazione di programmi di accelerazione di impresa per favorire la costituzione e la crescita di aziende innovative spin-off della ricerca; la messa a punto di strumenti e servizi di nuova generazione per la fase di incubazione, con particolare riferimento alle problematiche dell’accesso al capitale e del trasferimento di competenze tra laboratori di ricerca, start-up e medie e grandi imprese.

Related posts

Consumi, con la ripartenza, listini prezzi ‘ritoccati’ per bar e ristoranti

Redazione Ore 12

Primo sciopero ad Amazon, appello agli italiani dei Sindacati: “Non fate ordini lunedì”

Redazione Ore 12

Lavoro, questa la ricetta della Uil

Redazione Ore 12