Regioni

Puglia, da Grottaglie la speranza di poter volare nello spazio

“Abbiamo la responsabilità di proseguire il percorso incominciato prima e sviluppato adesso col Mam. Dobbiamo metterci al lavoro perché possiamo far partire Grottaglie nello spazio”. Così Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, ha concluso la prima edizione del Mediterranean Aerospace Matching (Mam) all’aeroporto Arlotta di Taranto-Grottaglie. “Abbiamo la consapevolezza che la sinergia funziona fra le istituzioni, e che questo spazioporto può avere, a prescindere se riusciremo a fare o meno i voli, un ruolo strategico ed importante. Qui c’è stato un grandissimo lavoro da parte di tutti e questo lavoro ha una squadra dietro che compare poco e che oggi voglio ringraziare. Il mio sogno – ha concluso Delli Noci – ma anche il mio augurio prima della fine del mio mandato è di poter vedere partire da qui i primi voli per lo spazio, testare per primi il nostro spazioporto. Questo significherebbe aver lavorato bene, essere stati in grado di mettere a frutto connessioni e collaborazioni e aver saputo creare le condizioni per attrarre investimenti e generare un indotto”.
In questa terza ed ultima giornata del Mam si è parlato di formazione, start up e collaborazioni tra imprese ed università. Al talent gap è stato dedicato il report di Dta ed Arthur D. Little, i cui risultati sono stati presentati in apertura di mattina. È emerso che il futuro del settore sarà influenzato da alcuni fattori: digitalizzazione, ottimizzazione delle operations ed innovazione di prodotto. Il principale gap tra neolaureati ed imprese si rileva, invece, negli ambiti del project management, della leadership, del lavoro in team e del pensiero creativo. Una ricerca che per Antonio Uricchio, presidente dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) “è capace di evidenziare sia il gap dei talenti che le prospettive per ideare ed attuare nuove tecnologie didattiche e pedagogiche per l’aerospazio”.
Il mondo accademico pugliese, rappresentato anche dai rettori Francesco Cupertino (Politecnico di Bari) e Fabio Pollice (Università degli studi del Salento) e dal docente Francesco Giordano dell’Università degli studi di Bari, ha analizzato le novità didattiche da apportare ai corsi di studi per renderli più efficaci ed aggiornati. “Quella attuale è una generazione diversa, non migliore né peggiore delle precedenti – ha detto il rettore Copertino – È adesso però più necessario che in passato dare agli studenti gli strumenti per arrivare alla laurea allineati alle aspettative del mondo imprenditoriale”. Pollice si è invece soffermato sull’università nel post Covid: “La pandemia sta apportando un profondo cambiamento di cui non sappiamo ancora la portata ma conosciamo la direzione. – ha detto – L’aerospazio è la frontiera di tutti i pugliesi. Bisogna che i giovani in fase di orientamento ne comprendano le opportunità e potranno farlo solo se li portiamo a vedere con i propri occhi una delle aziende del settore che fanno grande la Puglia”. Per il prof. Giordano “bisogna percorrere la strada della contaminazione dei saperi con progetti di collaborazione tra università e tra dipartimenti di settori lontani, proprio come i 70 insegnamenti brevi lanciati da Uniba nell’offerta formativa 2020-2021 in competenze digitali, project management e soft skills”.
A seguire, il panel dedicato a start up e Pmi innovative, con un approfondimento sulle soluzioni per la crescita economica attraverso le esperienze ed i progetti a confronto tra i rappresentanti del mondo industriale, accademico, acceleratori d’impresa, fondi internazionali ed entità di rilievo di settore. Tra i relatori, il vicedirettore generale di Puglia Sviluppo, Andrea A. Vernaleone, il presidente di Arti, Vito Albino, la direttora del dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia, Gianna Elisa Berlingerio, il consigliere del presidente della Regione Puglia e coordinatore del Piano per Taranto Cosimo Borraccino.
Andrea Vernaleone, vicedirettore di Puglia Sviluppo, finanziaria della Regione Puglia, si è soffermato sulla collaborazione in atto con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) sia per programmi di accelerazione delle startup che per operazioni di investimento diretto con un fondo parallelo. “Questa attività – ha detto – si accompagna ad interventi in favore delle start up già attivi da tempo, come TecnoNidi. Stiamo lavorando inoltre all’ipotesi di un Minibond di filiera, come potrebbe essere appunto la filiera aerospaziale. Il nostro obiettivo è trovare il punto di equilibrio migliore che consenta di offrire un supporto efficiente agli investimenti anche in un settore strategico per la Puglia come quello aerospaziale”.
Ed a proposito di start up, il presidente Albino ha precisato: “Pin – pugliesi innovativi in 4 anni ha ricevuto più di 5mila domande e sono state create più di 400 iniziative imprenditoriali dalle 500 domande ‘promosse’. Altra azione sempre in simbiosi con la Regione è stata la creazione di 25 factory che sono aggregazioni di soggetti pubblici e privati per favorire la creazione di impresa. Oltre 130 domande di team stanno avviando i percorsi di accompagnamento all’impresa innovativa erogati dalle factory. Da un lato bisogna stimolare la cultura di impresa, dall’altro creare organizzazioni di soggetti in grado di accompagnare le imprese in fase di start up. Arti organizza da 14 anni la Start cup pugliese. Stimoliamo la capacità dei giovani di partire da un’idea e arrivare alla creazione di impresa e poi guardiamo ai singoli comparti, sempre tenendo d’occhio elementi di contesto che sono imprescindibili”.
La direttora Berlingerio ha sottolineato l’effetto moltiplicatore degli interventi agevolativi regionali per il settore dell’aerospazio “abbiamo generato grazie alle misure della Regione Puglia per le imprese investimenti che ammontano a 400 milioni di euro. Ma non si tratta solo di questo: la Regione Puglia nella sua strategia ha sostenuto prima i due distretti aerospaziali, il produttivo e il tecnologico, ha rafforzato l’infrastruttura aeroportuale fino alla definizione di unico spazioporto nazionale per Grottaglie e allo stesso tempo ha sostenuto la formazione e le aziende con numerosi interventi anche per la creazione d’impresa. Grazie ai nostri strumenti di agevolazione molte grandi aziende hanno coinvolto nei loro progetti anche le piccole e medie imprese del territorio favorendone la crescita. Adesso la Regione sta cercando di capire quali siano i sogni dei giovani. È in corso una campagna di raccolta delle loro idee dal titolo “Pugliativorrei” proprio perché vogliamo orientare le nostre politiche in questa direzione”.
Il Mam è poi preseguito con la premiazione delle start up, a conclusione delle attività di coaching e pitching arena organizzate dall’Agenzia Ice in collaborazione con Intesa San Paolo Innovation Center.
Tra le start up premiate anche la tarantina Befreest. All’Aiko di Torino è andato il premio dell’Agenzia Ice (sarà coinvolta nel percorso di accelerazione all’estero), alla Latitudo 40 di Napoli il premio Esa Philab (una risorsa sarà ospitata per un mese per collaborazione su aspetti di Cognitive Computing in Space sia tecno che business oriented), alla Mieeg di Roma il Premio Intesa Sanpaolo (parteciperà come protagonista ad un Innovation Coffee), alla Strategicbeem di Torino il premio Exprivia (sarà inserita nel suo processo di Open Innovation), al Befreest di Taranto il Premio Dta (per aver meglio interpretato il ruolo delle tecnologie aerospaziali per le smart city), al Drbaero di Milano il premio Asi (con opportunità di presentare il progetto agli esperti dell’Agenzia per valutarne possibili sviluppi) ed alla X-ender di Milano il premio Planetek (sarà supportata nell’Integrazione e nella sperimentazione della tecnologia nell’ecosistema AI-eXpress e nella definizione del business plan).
“Aerospazio, agricoltura, turismo, ma anche industria culturale ed energia pulita. L’economia della Puglia si concentra su questi cinque punti di forza ed è cresciuta sia per grado d’innovazione sia per la presenza delle grandi imprese. Vale 76 miliardi di euro e conta 1,4 milioni di occupati, è la seconda nel Mezzogiorno dopo la Campania – ha detto Alberto Pedroli, Direttore Regionale Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo nell’intervento sul futuro del Mam – Ora la scommessa è ripartire. E Intesa Sanpaolo lo fa a cominciare dal piano Motore Italia, il programma dedicato alle Pmi, che mette a disposizione circa 3 miliardi di euro per le imprese di Puglia, Basilicata e Molise. Inoltre, grazie al programma Sviluppo Filiere, in queste tre regioni, abbiamo favorito 35 accordi di filiera per un giro d’affari complessivo di circa 4,5 miliardi di euro”.
A partire dalle 13.30, infine, si sono susseguiti, nell’area esterna, spettacolari dimostrazioni di scenari operativi con l’impiego di droni.
Ieri, con un totale di 344 incontri one-to-one che hanno coinvolto quasi 50 studenti tra laureandi e dottorandi in materie affini all’aerospazio e 10 imprese, Arti ha dato vita a tre sessioni di Speed Professional Networking in cui gli universitari hanno avuto la possibilità di presentarsi a imprese del settore. Arti ha organizzato inoltre le Headhunter’s Corner con i responsabili delle risorse umane di importanti aziende aerospaziali e dell’Aeronautica Militare. Si è trattato di: Anna Pia Spada di Angel Company, Cristoforo Abbattista di Planetek Italia e Maggiore Antonio Leucci del 61° Stormo dell’Aeronautica Militare.

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