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Regione Lombardia ha già in assistenza sanitaria 18 bambini malati oncologici arrivati dall’Ucraina

 

In meno di una settimana, la Regione Lombardia, Areu e Soleterre Onlus hanno già trasferito dall’Ucraina in Lombardia 18 bimbi oncologici. “L’ultimo dei pensieri è quello di vedere i nostri progetti annientati da una bomba”. Lo ha detto Damiano Rizzi, presidente della Fondazione Soleterre e psicologo clinico oncologico all’Irccs San Matteo di Pavia, in un’intervista rilasciata a Lombardia Notizie Online. Da giorni la ONG Soleterre, in stretta collaborazione con il presidente della Regione LombardiaAttilio Fontana, e Areu, è attiva per coordinare il trasferimento di piccoli malati oncologici negli ospedali lombardi. “I bimbi oncologici provenienti dall’Ucraina che stiamo seguendo – ha spiegato Damiano Rizzi – hanno già subito dei traumi per il solo fatto di conosciuto la diagnosi di malattia. Inoltre, hanno dovuto affrontare le cure in un contesto di guerra in scantinati e con lunghi viaggi. Per fortuna – ha proseguito – con Regione Lombardia e Areu siamo riusciti a trasferire complessivamente già 18 pazienti che negli ospedali lombardi. Il loro pensiero, soprattutto quello degli adolescenti, è rivolto ai fratelli e ai familiari rimasti a Kiev e la loro preoccupazione è tanta. Quello che stiamo affrontando è un lavoro difficile, anche perché le mamme sono traumatizzate e i papà in Ucraina”. Un pensiero particolare è stato rivolto ad Artem, il bimbo di 3 anni, atterrato a Milano-Linate martedì scorso con un volo speciale organizzato con Regione Lombardia e Areu: “Il piccolo – ha spiegato Rizzi a Lombardia Notizie Online – ha giocato per tutto il volo. Un bambino pieno di energia. La mamma gli ha raccontato che saremmo andati al mare. La mia prima riflessione, da psicologo, è stata quella di considerare un errore dire una bugia a un bambino. In questo caso, l’abbiamo letta come una grande capacità della mamma, nonostante i dieci giorni vissuti sotto le bombe, di immaginare qualcosa di bello per suo figlio”. “Quel mare – ha concluso il presidente di Soleterre – può essere tante cose. Anche un mare d’amore pronto ad accogliere questo bambino. Perché tutti coloro che si stanno impegnando in questa missione, a partire dalla Regione Lombardia e Areu, lo stanno facendo con uno spirito sincero e umano. Lo spirito di aiutare chi ha bisogno, senza porsi troppe domande e dicendo: ‘Io ci sono e tutto quello che posso fare, lo faccio’”.

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