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Regioni, Legnini (Commissario Ricostruzione post sisma): “Ricostruiremo le scuole dentro e fuori dal cratere”

Il commissario straordinario alla Ricostruzione per il sisma 2016-2017 Giovanni Legnini ha annunciato quello che ha definito“il più grande programma mai varato in un colpo solo” per la ricostruzione delle scuole. Domani o dopodomani, con apposita ordinanza, ha infatti riferito nel corso della conferenza stampa convocata per fare il bilancio dell’attività del 2021 e illustrare le misure del Fondo Complementare al Pnrr, saranno“finanziate tutte le scuole danneggiate fuori e dentro il cratere“.

Per 189, ha quindi fatto sapere il commissario, ci saranno nuovi finanziamenti, per 80 integrazioni, per un totale di 560 milioni di euro. “Una cifra enorme – dice Legnini– il totale delle scuole che saranno in tal modo ricostruite supera le 450 per una spesa complessiva, tra quella passata, quella nuova e quella portata da altre istituzioni, di 1 miliardo e 200 milioni”.

Con i sei miliardi netti inseriti nella legge di Bilancio per la prosecuzione della ricostruzione privata “possiamo dire che, nei prossimi anni, il processo di ricostruzione privata, al pari di quella pubblica, ha una sufficiente e importante copertura finanziaria”, ha sottolineato Legnini. Nel ringraziare Governo e Parlamento per la sensibilità dimostrata per l’importante stanziamento e per aver reso stabile lo strumento del superbonus 110% – grazie al quale “per quattro anni abbiamo la possibilità di ricostruire edifici sicuri, sostenibili, energeticamente efficienti” e “conseguire quella ricostruzione di qualità che è necessaria in questi territori” -, il commissario alla Ricostruzione ha però sottolineato come altre tre richieste avanzate non siano state accolte, dicendosi però certo che saranno incluse nel Milleproroghe.

Le misure cui fa riferimento sono la proroga della sospensione dei mutui, anche quelli che interessano i Comuni e il rimborso della Tari dei Comuni danneggiati ricompresi nel cratere. “Ho fiducia – ha sottolineato Legnini – che nel Milleproroghe si possa dare risposta a queste esigenze”.

Nel 2021 sono stati aperti quasi 6mila cantieri per la ricostruzione del Centro Italia, circa il doppio del 2020 e che rappresentano circa la metà di tutti gli interventi attuati da quando la ricostruzione è iniziata. Le unità immobiliari riconsegnate ai cittadini, parliamo di prima e seconda casa, sono circa 15mila con altre 15mila che sono in fase di riconsegna.

Gli edifici da ricostruire in seguito ai terremoti del 2016 sono 60mila, con 39mila di questi per i quali, però, devono essere ancora presentati i progetti. Per ricostruirli tutti serviranno 26 miliardi di euro. Legnini ha però sottolineato che a disposizione, per i prossimi anni, ci sono 14 miliardi che permetteranno di portare avanti per qualche anno i lavori.

I titolari dei Cas e detentori delle casette Sae dovranno presentare i progetti di ricostruzione entro il 30 giugno 2022. L’obiettivo, nel 2022, ha precisato Legnini, è agevolare le procedure per la presentazione dei progetti. L’ordinanza è frutto di un accordo, ha sottolineato il commissario, sottoscritto con la Protezione Civile.

Ad oggi, ha reso noto il dirigente, sono circa 7.500 le famiglie che percepiscono il Cas, ma che dopo cinque anni non hanno presentato progetti. “Dire di farlo entro giugno non mi pare una forzatura e per chi non lo farà ci sarà una sanzione. Non facciamo decadere il contributo per ricostruire, non me la sento – ha spiegato Legnini – ma d’accordo con Fabrizio Curcio l’ordinanza prevederà la sospensione del Cas. Abbiamo il dovere di curare l’economicità dell’azione amministrativa”. L’ordinanza indicherà anche le situazioni in cui i cittadini saranno esonerati dal rispettare la scadenza, perché condizionati da “impedimenti oggettivi”.

“Non possiamo più accettare e tollerare ritardi, omissioni, indecisioni e qualche opportunismo. Oggi ci sono tutti gli strumenti perché ciascuno faccia la sua parte. Lo Stato sta facendo la sua. Se lo fa lo Stato devono farlo tutti i livelli di Governo. Anche i professionisti devono fare la loro e i cittadini che attendono e soffrono devono partecipare e continuare a questo sforzo collettivo”. Facendo il bilancio di quanto fatto a livello privato e pubblico, con quest’ultimo aspetto tradottosi in 500 milioni di euro erogati e 27 ordinanze in deroga, Legnini ha sottolineato come quello cui ci si trova davanti sia“un avanzamento molto importante. Abbiamo ulteriormente completato gli strumenti finanziari e abbiamo ben chiaro ciò che c’è da fare. Questa ricostruzione – ha concluso – sta assumendo dimensione, grado di impegno e contenuti qualitativi molto importanti. Possiamo cogliere obiettivi senza precedenti in termini qualitativi e mi auguro anche in termini temporali, ma questo non dipende solo dallo Stato: dipende da tutti”.

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