“Sono i Comuni che realizzano gli impianti per la gestione dei rifiuti: la legge nazionale stabilisce infatti che le amministrazioni regionali autorizzino gli impianti su richiesta dei Comuni e degli operatori pubblici e privati, che sono chiamati a costruirli e a gestirli. Continuare a negare anche queste competenze, vuol dire imbrogliare i cittadini, un inganno ancora più grave perché perpetrato da una sindaca che dovrebbe conoscere le norme per governare la propria città”. Continua a ripeterlo Massimiliano Valeriani assessore regionale del Lazio al Ciclo dei Rifiuti nel giorno in cui l’assemblea capitolina è riunita a discutere dell’emergenza rifiuti. “Solo per fare un esempio, la Regione ha autorizzato da oltre un anno il progetto presentato dall’Ama e dal Comune di Roma per realizzare due centri di compostaggio, ma l’azienda municipalizzata non ha fatto ancora nulla per costruire i due impianti e porta gli scarti organici a Maccarese. Oltre alle autorizzazioni, la Regione – aggiunge – ha messo a disposizione dei Comuni del Lazio oltre 80 milioni di euro per aprire nuovi impianti di trattamento e smaltimento: anche in questo caso il Campidoglio non ha fatto nulla. Purtroppo la sindaca è male orientata e la città paga il prezzo di questa incapacità. Grazie al sostegno della Regione oggi ci sono tutti gli sbocchi per i rifiuti di Roma, ma la capitale resta ancora sporca perché Ama vive la più grande crisi industriale della sua storia: un fallimento gestionale e amministrativo con conseguenti inefficienze sulla raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade. Inoltre – insiste Valeriani – sono passati quasi tre anni dalla chiusura per incendio del Tmb del Salario, ma in tutto questo tempo il Comune e Ama non hanno realizzato un nuovo impianto per sostituirlo. Sono mesi che diciamo che Roma ha bisogno di una discarica perché portando i suoi rifiuti in tutto il Lazio ha saturato rapidamente diversi siti di smaltimento. Ora tutti i Comuni sono stanchi di ospitare i rifiuti di chi con arroganza scarica su altri il problema. La Sindaca non ci ha dato ascolto e ora siamo al disastro. Dopo la sentenza del Tar, che ci ha obbligato a seguire la via ordinaria, procederemo a commissariare chi è incapace di gestire i propri rifiuti” conclude Valeriani non lasciando spazio a fraintendimenti.