Torna d’attualità il dibattito su ruolo e poteri della città di Roma. E’ Capitale ma non ha alcuna autonomia legislativa e su questo punto ha detto la sua il Sindaco di Roma, Gualtieri: “Non c’è mai stato un accordo unanime tra gli studiosi e nelle istituzioni, se una legge potesse o meno intervenire anche nelle materie che la Costituzione assegna in sede concorrente o residuale alla competenza del legislatore regionale. Oggi questo tema è neutralizzato nella sua capacità di compromettere le riforme, dal fatto che la Regione Lazio ha confermato la volontà di adottare proprie norme per regolare materie di propria spettanza per conferire più autonomia a Roma Capitale. Di questo ringrazio il presidente Zingaretti con il quale è in atto un confronto che verrà presto istituzionalizzato con la creazione di un tavolo di lavoro congiunto tra le due istituzioni”. Lo ha annunciato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, udito informalmente dalla commissione Affari costituzionali della Camera nell’ambito dell’esame delle proposte di legge in materia di ordinamento e poteri della città di Roma. Gualtieri, in apertura di audizione, ha ricordato che “come assicurato dal presidente Nicola Zingaretti in questa sede, la Regione Lazio ha confermato la volontà politica di convergere in un disegno unitario con lo Stato alla definizione di regole che riguardano Roma anche attraverso un percorso legislativo che porti all’adozione di specifiche norme regionali per Roma Capitale”. “Voglio esprimere in questa sede l’assoluta disponibilità di Roma Capitale a collaborare con Parlamento, Governo e Regione per dotare finalmente Roma di un ordinamento all’altezza del suo ruolo di Capitale e di centro di un’area vasta sempre più integrata”, ha assicurato Gualtieri. “Non ho dubbi che una previsione costituzionale che precisi meglio la specificità della posizione materiale e istituzionale di Roma Capitale sia la via maestra per delineare un appropriato saldo di qualità sul piano dell’ordinamento, dei poteri e delle risorse”. “Sia dal punto di vista parlamentare sia governativo si sta ragionando sia dal piano di un intervento costituzionale sia legislativo. Credo sia un approccio corretto, ma sono convinto che sia opportuno che i due binari corrano insieme evitando il rischio di non cogliere le opportunità che questa fase istituzionale ci pone davanti”, ha chiarito Gualtieri. Il sindaco pensa a “un riconoscimento, che potrebbe essere definito in norme statutarie per Roma, adottate con legge costituzionale all’esito di un percorso interisituzionale con la Regione Lazio e Roma Capitale. Roma è pronta a assumersi una crescente responsabilità decisionale – ha concluso Gualtieri – anche legislativa, che una modifica costituzionale volesse riconoscere nell’ambito dei diversi livelli di governo della Repubblica”.