Roma Capitale

Roma ricorda i cinque viaggi della Regina Elisabetta nella Capitale. Il primo nel 1951

La prima volta fu nel 1951, ma era ancora una principessa. Poi il primo viaggio da regnante, nel 1961, con la visita al Colosseo e all’altare della Patria, accompagnata anche dall’allora ministro della Difesa, Giulio Andreotti, e l’incontro con il presidente Giovanni Gronchi, prima coperta da un mantello bianco e poi, la sera al teatro dell’Opera, in abito lungo e guanti bianchi. E poi le visite del 1980, del 2000 e del 2014, l’ultima, per parlare anche con Papa Francesco. Sono state cinque le visite che la Regina Elisabetta II ha dedicato alla città di Roma durante la sua vita e la sua lunga reggenza del regno. Sono tanti gli aneddoti legati ai viaggi romani della regina appena scomparsa in Scozia all’età di 96 anni. Nel 1980 ‘The Queen’ incontrò Giovanni Paolo II con un abito nero e una fascia blu. E poi il presidente Sandro Pertini, in smoking, al Quirinale. Celebre una foto di un brindisi tra i due. In quel viaggio Elisabetta II incontrò anche l’allora sindaco Luigi Petroselli che l’accolse in fascia tricolore in piazza del Campidoglio. Celebre anche il viaggio del 2000, l’anno del grande Giubileo di Giovanni Paolo II. In quell’occasione la regina assistette al carosello dei Carabinieri a cavallo a piazza di Siena insieme all’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, vestita di verdee con il capo coperto da uno dei suoi celebri cappellini. Anche allora la Regina tornò in Campidoglio, e questa volta, era il 17 ottobre del 2000, ad accoglierla c’era Francesco Rutelli, al suo ultimo anno da sindaco. E varcò di nuovo i portoni del Vaticano per incontrare ancora una volta Wojtyla. In quell’occasione si concesse un corteo panoramico tra le bellezze della città: dall’Appia Antica, alle Terme di Caracalla, per finire ai Fori Imperiali e al Colosseo, come 40 anni prima. Un viaggio, tra l’altro, che avvenne in concomitanza con la trasferta romana degli ultras dell’Arsenal in città per una partita contro la Lazio. Sempre nel 2000 la Regina incontrò a Roma il gotha del mondo intellettuale, scontifico e imprenditoriale italiano tra cui i Nobel Rita Levi Montalcini e Renato Dulbecco e gli stilisti Valentino, Laura Biagiotti, Gianfranco Ferrè e Roberto Capucci. Infine la visita lampo del 2014, con l’incontro con il presidente Giorgio Napolitano, vestita di lilla, e il ritardo da Papa Francesco e le scuse: “Ci dispiace per l’attesa, stavamo avendo un piacevole pranzo con il presidente Napolitano”. Celebre menù che consumò, iniziato da un risotto alle alle erbe aromatiche, particolarmente gradito dalla sovrana, e concluso con il bonet per dessert. Uno dei piatti preferiti dalla Regina, consumato chissà quante volte tra le mura amiche di quel castello di Balmoral, dove questo pomeriggio Elisabetta ha lasciato per sempre questo mondo. Celebre però anche una sua passione per il millefoglie di Cavalletti, la storica pasticceria romana di via Nemorense.

 

 

 

 

 

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