Roma Capitale

Roma: “Roxanne e oltre”, presentazione in Campidoglio

“Roxanne e oltre” è il servizio, rinnovato e aggiornato, presentato nel corso di un convegno in Campidoglio, voluto dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale.
Dopo un periodo di stallo, il servizio istituito nel 1999 per occuparsi di persone vittime di tratta, amplia ora il suo raggio di azione per realizzare interventi mirati in aiuto di qualsiasi forma di sfruttamento.

Dopo una fase di co-progettazione sono ora operativi tutti i servizi: sportello, unità di strada, case di fuga, progetti di semi-autonomia e di inserimento lavorativo e anche la possibilità di accedere a cure sanitarie, documenti e corsi di italiano.

È prevista la presa in carico non solo di persone vittime di sfruttamento sessuale ma anche di sfruttamento lavorativo, di matrimoni forzati, di accattonaggio, di attività illegali e le donne con art. 18/bis, le donne vittime di sfruttamento multiplo e le persone transgender vittime di tratta.

“Siamo riusciti in pochissimi mesi – spiega l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari – a rilanciare e riaggiornare un servizio fondamentale, cercando di offrire risposte concrete ed efficaci ad un fenomeno che è strettamente collegato con quello dei diritti umani. Ma non ci fermeremo qui, dobbiamo costruire insieme linee guida a livello locale e prevedere protocolli di intesa tra i servizi comunali, gli enti della rete territoriale, i centri di accoglienza, le forze dell’ordine, gli ospedali e i servizi sanitari per garantire una maggiore stabilità ai progetti di inclusione sociale e lavorativa che avviano le persone all’autonomia. È previsto anche un protocollo con la Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale di Roma”.

Da gennaio ad aprile 2023 il servizio Roxanne ha avuto 1593 contatti di cui 1012 donne, 2 maschi e 579 transgender.

Nel corso del convegno è stata raccontata anche la drammatica storia di Favour, una donna vittima di tratta accompagnata nel suo percorso dalla strada all’autonomia.

 

 

Di questo siamo profondamente orgogliose, così come di contribuire alla crescita di una rete di sostegno che vede istituzioni, realtà associative e società civile tutte dalla stessa parte con l’obiettivo di rendere Roma una città sempre più accogliente”.

Così in una nota Marilena Grassadonia, coordinatrice Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale.

 

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