Politica

Rousseau non cambia linea e non consegnerà gli elenchi degli iscritti al neo Movimento e chiede di saldare i debiti

“Rousseau per legge non può assolutamente comunicare gli elenchi di iscritti a persone diverse dal legittimo rappresentante legale o addirittura, come richiesto, a persone neanche iscritte al Movimento”. Lo ribadisce l’associazione ricordando che, se comunicasse i dati “ad un soggetto terzo, violerebbe il Codice Privacy”. Per questo non è possibile neanche cedere la lista a una neo forza politica diversa dal M5s. “Se Rousseau comunicasse i dati degli iscritti del MoVimento 5 Stelle ad un soggetto terzo, diverso dal rappresentante legale del MoVimento, e che per questo non abbia legittimità o titolo per riceverli, violerebbe il Codice Privacy che prevede fino alla pena della reclusione per comunicazione e diffusione illecita di dati personali oggetto di trattamento su larga scala – ha spiegato l’Associazione con una nota -. Per questo motivo non è assolutamente possibile neanche comunicare la lista di iscritti del MoVimento 5 Stelle ad una neo forza politica che abbia una diversa associazione con un diverso Statuto e un diverso simbolo, al quale gli iscritti del MoVimento non hanno, infatti, dichiarato esplicitamente e deliberatamente di voler aderire”. “Paradossalmente – si legge ancora nella nota – sarebbe come comunicare tutti i dati degli iscritti del MoVimento a soggetti politici diversi come Italia Viva o il Partito Democratico o la Lega”. L’Associazione riferisce inoltre che “nelle ultime settimane siamo stati letteralmente inondati da comunicazioni di iscritti preoccupati che ci hanno diffidato dal comunicare i loro dati a persone non legittimate a gestirli e noi, ovviamente, vogliamo rassicurarli. Ogni passo, a dispetto di quanto richiesto, sarà strettamente aderente alla legge e alla volontà degli iscritti. Qualunque richiesta che possa essere in contrasto con norme sul trattamento e la protezione dei dati personali e che non tuteli in primis gli iscritti (e la loro consapevole e chiara volonta’) non sarà mai presa neanche in considerazione dall’Associazione Rousseau”, assicurano. “Continuiamo ad attendere che la promessa pubblica di saldare i debiti venga onorata visto che ad oggi continua ad essere solo un annuncio sui social. I dipendenti di Rousseau sono in cassa integrazione”. Rousseau, in una nota, ha spiegato che “la gestione dei dati degli iscritti e la responsabilità del trattamento di questi ultimi, comportano dei costi notevoli che sono sulle spalle dell’Associazione Rousseau dal momento che chi ritiene di essere il gruppo dirigente del MoVimento ha deciso di non pagare più i servizi che devono essere comunque attivi perché previsti dalla legge e che noi, con profondo senso di responsabilità, continuiamo a erogare a nostre spese”. “Siamo certi si troverà una soluzione giuridica e siamo i primi a volerla, ma gli annunci stampa senza approfondimento di queste soluzioni sono poco utili ed in alcuni casi irresponsabili e dannosi – avvertono -. Rimaniamo quindi in attesa che, al tavolo al quale siamo seduti da 15 mesi, si sieda qualcuno con la concretezza e la volontà di risolvere i problemi da loro stessi generati”.

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