Roma Capitale

Santa Maria della Pietà, il 15 maggio l’appuntamento delle associazioni cittadine, del volontariato e dei centro sociali

“In queste settimane la Società civile si è schierata per l’uso pubblico, culturale e legale del Santa Maria della Pietà”. Sono 25 le associazioni cittadine e reti nazionali della salute mentale, 74 le reti cittadine, realtà del volontariato, sociali, politiche e sindacali, e 84 centri sociali, ciclofficine, compagnie teatrali e gruppi artistici, decine di artisti, giuristi, urbanisti che hanno sottoscritto un “appello” promosso dal Comitato Cittadino per l’uso Pubblico, Culturale e Legale del Santa Maria della Pietà che ha anche organizzato per sabato 15 maggio prossimo una Manifestazione cittadina. Dal 2005 ogni anno, al Santa Maria della Pietà, si è celebrata l’approvazione della Legge 180 con incontri ed eventi artistici. Quest’anno il Comitato da deciso di ricordare “ancora il percorso di liberazione che ha portato alla Riforma Psichiatrica più avanzata del mondo, alla fine dell’Istituzione totale e coercitiva che era il manicomio ad affermare la necessità di completare l’opera del movimento basagliano liberando gli spazi e i luoghi della città – si legge in un comunicato – dal dominio del profitto e dagli interessi di potere, riconsegnando alle persone la possibilità di partecipare, di conoscere e di decidere”.  Nella mattinata il Parco sarà “invaso” da performance, mostre, laboratori, attività per bambini mentre nel pomeriggio un corteo per le vie di Monte Mario si concluderà con un’Assemblea cittadina che darà voce alle vertenze, alle attività di quella società civile che non si arrende e che pretende di essere coinvolta nelle scelte territoriali come in quelle globali. Tutto, sottolineano gli organizzatori, nel rigido rispetto delle regole anticovid.  “Chiediamo un uso corretto e legale della Centralità Urbana Pubblica S. Maria della Pietà, la restituzione del Padiglione 31 alla cura e alla tutela dei cittadini che l’hanno fatto per 16 anni, la sospensione dei progetti arbitrari e illegittimi in atto, la realizzazione di un Polo socio-culturale di economia sociale e solidale, la destinazione dei redditi prodotti ai progetti territoriali di Salute Mentale come previsto dalle normative”, sono le richieste del Comitato alla vigilia della manifestazione.

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